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Ballabio, la Carozzi «non è in politica»

Ballabio (Balàbi) - Ha suscitato curiosità a Ballabio la decisione di Patrizia Carozzi di candidarsi con la lista di Giuseppina Lombardini, già vicesindaco della giunta Pontiggia. La prestigiosa azienda casearia, tuttavia, si conferma completamente estranea alla competizione elettorale, negando qualsiasi sostegno o condivisione.

CONSENSO. A Ballabio, il nome Carozzi ha la sua importanza e una Carozzi schierata potrebbe avere un certo peso sulla bilancia del consenso elettorale. Patrizia, sorella di Roberto Carozzi, ha scelto la formazione guidata dalla Lombardini, vicesindaco della giunta che ha chiuso in maniera fallimentare il proprio mandato con le dimissioni del sindaco e l'arrivo del commissario prefettizio.

AREA PD. L'amministrazione uscente, considerata di area Pd e come tale rivendicata dal consigliere regionale piddino Carlo Spreafico (recentemente condannato a due anni nel processo per le "spese pazze" in Regione Lombardia), ripropone propri esponenti nella lista Noi per Ballabio, con l'ex vicesindaco (ora candidato alla poltrona di primo cittadino), un ex assessore e un ex consigliere con delega.

NESSUN LEGAME. L'azienda, che in questo periodo ha lanciato con successo una propria campagna d'immagine, tuttavia respinge ogni coinvolgimento nella competizione elettorale. Tramite l'ufficio stampa, la Carozzi Formaggi risponde che, a proposito della candidatura di Patrizia Carozzi, «l’azienda non ha nessun legame con questa questione politica». Una precisazione che consente al caseificio valsassinese di mantenersi al di fuori della mischia, rispondendo con un netto «no» ad ogni ipotesi di «sostegno o condivisione» della candidatura di Patrizia Carozzi.

8 maggio 2015