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Riscossioni fantasma, la Gdf sequestra depositi e beni all'Aipa

Lecco (Lècch) - La Guardia di Finanza lecchese sta eseguendo i sequestri conservativi dei conti corrente e delle proprietà riconducibili alla Aipa spa (Agenzia italiana pubbliche amministrazioni). Il “patron” della società di riscossione era stato arrestato nel marzo 2014 con l'accusa di aver sottratto 7 milioni di euro dalle casse di enti locali, trattenendo parte delle tasse riscosse per conto dei Comuni.

DANNO. A circa un anno dal termine dell’indagine penale, la magistratura contabile emette i sequestri a garanzia del danno erariale. La Aipa, seconda solo ad Equitalia per raccolta e capillarità, è in rapporti anche con Comuni lecchesi. Sarebbero oltre 800 i comuni danneggiati in tutta Italia. Al vaglio la posizione di alcuni responsabili comunali.

800 COMUNI. L’attività investigativa, condotta dalle Fiamme Gialle sotto la direzione della magistratura contabile, ha avuto come base di partenza l’indagine penale ed ha permesso di far luce sulle responsabilità contabili attribuibili alla società di riscossione. Dagli approfondimenti è emerso come, agli 800 Comuni che hanno affidato la gestione degli incassi ad Aipa Spa – di cui oltre 400 in Lombardia – sarebbe giunta solo parte di quanto in loro nome riscosso a titolo di imposte comunali.

DANNEGGIATI. Per garantire la solvibilità della società nei confronti degli enti locali danneggiati e dell’erario, è stato quindi eseguito un sequestro conservativo su tutti i conti corrente ed i beni immobili fino al raggiungimento del presunto danno erariale ricostruito. Gli esiti dell'inchiesta coronano la perfetta intesa operativa tra Fiamme Gialle e Procura regionale della Corte dei Conti, sotto la direzione della quale si è raggiunto, in tempi brevissimi, un risultato connotato da complessità e tecnicismo.

AL VAGLIO. Adesso è al vaglio della magistratura contabile la posizione di alcuni amministratori locali nonché di alcuni dipendenti e organi di controllo dell’Aipa Spa, quale concessionaria della riscossione. Gli inquirenti vogliono capire perché non siano state attivate le garanzie – polizze fideiussorie - che gli enti locali avrebbero potuto escutere, stante i gravi ritardi, le omissioni e le irregolarità commessi da Aipa negli appalti di riscossione come risultano dalle indagini.

4 giugno 2015