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Colico, al Montecchio monologo sul '15-18

Colico (Colich) - Un centinaio di persone allo spettacolo voluto dal museo della Guerra Bianca e dalla direzione di Forte Montecchio Nord a Colico per commemorare il centenario dello scoppio della guerra del '15-18. Successo per "Terra Matta", monologo scritto sulla base dei diari di guerra di un contadino siciliano mandato sugli altopiani del Nord Est.

AUTOBIOGRAFIA. "Terra Matta" è tratto da un'autobiografia scritta in sette anni, tra il 1968 e il 1975 su una vecchia Olivetti. Si tratta di un’opera monumentale, forse la più straordinaria tra le scritture popolari mai apparse in Italia: 1027 pagine a interlinea zero, senza un centimetro di margine superiore, nè inferiore, nè laterale.

MODO DIVERSO. Un’opera che si caratterizza per una lingua orale, dura, grezza, infarcita di “sicilianismi”, con il punto e virgola a dividere ogni parola dalla successiva. «Abbiamo voluto proporre questo spettacolo – spiega Stefano Cassinelli direttore responsabile del Forte – per commemorare il centenario in un modo diverso rispetto ai soliti discorsi».

GIOVANE SOLDATO. A parlare di che cosa è la guerra, del dramma, delle paure e dell'insensatezza è stato, con la voce dell'attore Stefano Panzeri, un giovane soldato siciliano, Vincenzo Rabito che a 18 anni, si è trovato catapultato in qualcosa che non era nemmeno in grado di capire. «La sua lettura semplice degli eventi bellici, tra episodi drammatici e fatti divertenti, dice tutto sulla guerra e senza discorsi retorici fa capire l'inutile necessità di mandare a morire milioni di persone».

LE QUINTE. L’attore Panzeri ha aggiunto: «La storia di Vincenzo affascina chiunque abbia la pazienza di resistere allo shock del lessico e della grammatica strana, restituendo la sensazione di vivere il “dietro le quinte” di avvenimenti che segnano con la loro importanza la nostra storia, ma che proprio per la loro grandezza, spesso vediamo come lontani, isolati in un tempo che non è più, che non ci appartiene». Ma che ci interroga e ci chiede di non dimenticarlo mai.

Nella foto: un momento dello spettacolo.

25 maggio 2015