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A Lecco un 25 aprile “elettorale”: candidati sfilano con il simbolo

Lecco (Lècch) - Si vota nel capoluogo e qualcuno approfitta della passerella offerta dalle cerimonie del 25 aprile, specialmente il corteo cittadino, ottima occasione per mettere in mostra candidati e (persino!) simboli elettorali. Ma Mauro Piazza, presidente provinciale del Nuovo Centrodestra, non sta al gioco e parla di «vergognosa strumentalizzazione».

L'INCULTURA. «Vedo - protesta Piazza - che qualcuno ha, vergognosamente, usato il corteo della festa della Liberazione per propaganda politica elettorale. Segno della solita (in)cultura prevaricatrice».

IL BON TON. ll consigliere regionale lecchese del Nuovo Centrodestra punta il dito contro Alberto Anghileri che, accusa un comunicato di Ncd «ha sfilato nel corteo per il 25 aprile brandendo lo striscione elettorale con la propria candidatura a sindaco di Lecco per Sinistra ecologia e libertà e Rifondazione comunista». In realtà, sullo striscione esibito non figura un invito al voto in senso stretto che, non essendo ancora ufficialmente iniziata la campagna elettorale, sarebbe vietato.

ODIO FRATRICIDA. Ma la faccia di Anghileri spunta da dietro il telo, sul quale campeggia il simbolo con cui l'estrema sinistra si presenta al voto e lo slogan "insieme cambiamo Lecco" che, a prima vista, ha poco da spartire con l'appuntamento del 25 aprile e forse qualcosa in più con quello del 31 maggio. Tutto lecito, dunque, ma politicamente riprovevole per Piazza, che rincara la dose: «La festa del 25 aprile è una ricorrenza per tutti i lecchesi, è momento di pacificazione nazionale contro qualsiasi odio fratricida e non può diventare l’occasione per fare campagna elettorale – sottolinea –. Questa mattina abbiamo assistito a una vergognosa strumentalizzazione».

AFICIONADOS. Insomma, secondo il consigliere regionale, per le strade di Lecco è andato in scena una specie di "vota Antonio", per dirla alla Totò, al posto della canonica "Bella ciao". Per la cronaca, dopo la messa di monsignor Franco Cecchin al santuario della Vittoria, si è snodato il corteo che ha raggiunto il monumento ai Caduti di Largo Montenero. Non molti i comuni cittadini, abbastanza numerosi, invece, gli "addetti ai lavori", tra autorità, banda, e soprattutto politici con i loro aficionados.

Nella foto: Anghileri con lo striscione col simbolo elettorale al corteo del 25 aprile.

25 aprile 2015