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Record Ue, per pagare le tasse gl'italiani buttano via un mese

Lecco (Lècch) - Tra code agli sportelli, tempo perso per recarsi dal commercialista o compilare moduli, registri e scartoffie varie, i contribuenti del Belpaese impiegano 269 ore all’anno per pagare le tasse. Un record europeo che ci umilia davanti al piccolo Lussemburgo, dove per sbrigare le incombenze fiscali bastano 55 ore all’anno.

TARTASSATI. In Italia le operazioni di pagamento delle imposte richiedono ben 33 giorni lavorativi, molto più del dato medio dell’area dell’euro, che è pari a 165 ore. Una caratteristica del Belpaese sottolienata, e stigmatizzata, da uno studio della Cgia di Mestre che riguarda anche i tartassati contribuenti lecchesi.

CLASSIFICA. La Cgia ricorda che i dati della Banca Mondiale ci segnalano che il Paese più "amico" dei contribuenti è il Lussemburgo, con 55 ore all’anno di corvée fiscale. Seguono l’Irlanda, con 80 ore, L’Estonia, con 81 e la Finlandia, con 93. Peggio dell'Italia, soltanto il Portogallo.

PUNTINI. Auspicabili, dunque, provvedimenti di semplificazione fiscale ma per quelli messi in campo dal Governo Renzi, secondo il segretario della Cgia Giuseppe Bortolussi, occorre mettere i "puntini sulle i": «L’estensione della fatturazione elettronica anche tra imprese private va nella direzione auspicata - commenta - tuttavia, è necessario evitare un aumento dei costi amministrativi a carico delle piccole imprese, assicurando a queste ultime non solo l’accesso alle piattaforme informatiche del ministero delle Finanze, ma anche la fornitura gratuita dei software per la gestione e la conservazione delle fatture».

23 aprile 2015