Ballabio, vicesindaco si sdoppia: senza Pontiggia ma assieme a lui
Ballabio (Balàbi) - Alle porte di Lecco, nel Consiglio comunale di Ballabio, avviene un "miracolo" della politica all'italiana: il vicesindaco, Giuseppina Lombardini detta Pinuccia, si candida a sindaco con una nuova formazione che escluderà il sindaco attuale, adesso però lei mantiene la poltrona e rimane anche nella squadra del primo cittadino Pontiggia. Da primadonna la motivazione dell'esclusione di Pontiggia: Lombardini teme che costui le rubi la scena.
TELENOVELA. Il gruppo consiliare di Ballabio Nostra presenta un'interrogazione al sindaco Luigi Pontiggia per chiedere conto di quella che definisce «telenovela ballabiese che viene rappresentata sul palcoscenico dell'amministrazione comunale».
BEN INCOLLATA. Il riferimento è alla «incredibile performance di Giuseppina Lombardini, che - commentano Alessandra Consonni, Barbara Crimella e Antonio Locatelli - si presenta sotto una nuova sigla politica, da cui escluderebbe il suo sindaco, rimanendo, tuttavia, ben incollata alla poltrona di vicesindaco e, al tempo stesso, resta nella lista la cui denominazione e simbolo sono di proprietà dello stesso sindaco».
SPETTACOLO. «Sorprende poi la motivazione che la stessa Lombardini avrebbe addotto - aggiungono i consiglieri di Ballabio Nostra - per giustificare l'esclusione del sindaco dalla sua nuova lista, e cioè il timore di poter risultare oscurata dalla sua presenza: una preoccupazione che abbiamo sentita espressa soltanto da personaggi dello spettacolo, e non da chi dovrebbe avere come suo primario interesse la realizzazione di un programma per il bene comune».
INGOMBRANTE. Da qui l'interrogazione, per chiedere a Luigi Pontiggia «perché il sindaco non assuma la decisione coerente di ritirare le deleghe alla sua vice, prendendo atto della valenza amministrativa della posizione di Giuseppina Lombardini, la quale ha espresso il netto rifiuto a proseguire nella collaborazione politica, anche rendendo pubblica l'appartenenza a una nuova denominazione, e di considerare il suo sindaco come un soggetto politicamente ingombrante».
19 marzo 2015