Invia articolo Stampa articolo
Poste italiane sospende i tagli: spiraglio per 15 comuni lecchesi

Lecco (Lècch) – Il piano di Poste Italiane che prevede anche tagli e chiusure per 15 uffici postali del Lecchese, sarà sospeso per qualche settimana e verranno prese in considerazioni alcune eccezioni. Dove la Provincia di Lecco aveva fallito, pare ottenere qualche risultato la Regione Lombardia.

LA SVOLTA. A dare notizia della svolta è il lecchese Daniele Nava, sottosegretario regionale alle Riforme istituzionali, Enti locali, Sedi territoriali e Programmazione negoziata. «Abbiamo fatto presente le istanze dei nostri territori - afferma - e le criticità del piano, trovando nella controparte disponibilità nel vedere riconosciute alcune specificità».

APRIPISTA. «A seguito della risoluzione approvata dal Consiglio regionale - continua -, il 3 marzo abbiamo avviato immediatamente un dialogo con la Direzione nazionale di Poste italiane, ottenendo ora la sospensione del piano, che sarebbe dovuto entrare in vigore il 13 aprile, ma anche la sua parziale revisione. Completeremo congiuntamente l’analisi dei territori prima di dare definitiva attuazione al piano di Poste, un importante risultato che potrà essere esteso pure alle altre Regioni e che conferma come la Lombardia abbia una vocazione da apripista nel risolvere problemi seri, che impattano pesantemente sulla quotidianità di chi utilizza un servizio essenziale come quello postale».

IL TAVOLO. Come richiesto dal Consiglio regionale, sarà convocato la prossima settimana il tavolo regionale, con i soggetti coinvolti, per discutere sulle possibili modifiche del piano di Poste Italiane: «Si tratta di trovare proposte concrete e pragmatiche di soluzione che possano fare sintesi tra le esigenze dell'azienda e quelle degli utenti», sottolinea Nava. Le sedi territoriali della Regione sono già al lavoro per raccogliere i dati necessari.

CRITERI. «E' stata riconosciuta – conclude Nava - la nostra esigenza di introdurre nel Piano criteri in più, oltre a quelli già previsti dalle leggi nazionali. Si tratta di elementi come la presenza di frazioni isolate, la difficoltà a raggiungere gli uffici anche per assenza di collegamenti, la mancanza di sportelli bancari nei Comuni dove è prevista la chiusura degli uffici, la desertificazione commerciale, oltre che la previsione di riduzione del servizio in zone ad alta valenza turistica». Soddisfazione anche da parte del consigliere regionale del Pd Raffaele Straniero: «La sospensione del piano da parte di Poste Italiane - afferma - è una prima buona notizia: il servizio postale non può lasciare scoperti tanti territori periferici, costringendo i cittadini a ulteriori disservizi».

18 marzo 2015