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Lecco, Brivio contro Renzi sull'azzardo

Lecco (Lècch) - Guerra civile nel Pd sul gioco d'azzardo, con Renzi che toglie ai sindaci il potere di intervento. «Il Governo - protesta l'assessore lecchese Ivano Donato - priverà gli amministratori della possibilità di contrastare la diffusione di una patologia, con le cui conseguenze dovranno poi confrontarsi, senza più alcuna possibilità di intervenire».

STRUMENTI. In ballo c'è la facoltà di regolamentazione degli orari delle sale gioco, «uno dei pochi strumenti di cui gli amministratori locali dispongono per frenare il fenomeno dell'azzardo», spiegano dalla giunta del peraltro renziano Virginio Brivio.

LA SALUTE. Il Comune di Lecco sottoscrive la lettera inviata al presidente del Consiglio, una manifestazione di opinione e di intenti, prodotta dal tavolo di lavoro costituito in seno ai comuni capoluogo di provincia lombardi. Si tratta di una presa di posizione netta, che intende preservare un potere di “governo del territorio” di fondamentale importanza, un potere che ha a che vedere soprattutto con la salvaguardia dello stato di salute dei cittadini, e «il sindaco - sottolinea Donato - è il responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio e il Consiglio comunale condivide questa responsabilità”.

FIGURACCIA. Il governo a guida Pd, invece, ha pronto un decreto che cancellerà le facoltà di intervento dei sindaci sugli orari delle sale gioco, rischiando di far fare una figuraccia ai suoi sindaci in campagna elettorale: «Il Governo sta per compiere un errore fatale, – Spiega l’assessore Donato - priverà gli amministratori della possibilità di contrastare la diffusione di una patologia, con le cui conseguenze gli amministratori stessi e il sindaco in primis, dovranno poi confrontarsi, senza alcuna più possibilità di intervenire».

LA MISSIVA. «La regolamentazione degli orari è uno dei pochi strumenti di cui gli amministratori locali dispongono per frenare il gioco d'azzardo», è pertanto necessario, si spiega nella lettera, che questa possibilità rimanga in capo ai sindaci. Con la missiva firmata dai rappresentati dei comuni di Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Milano, Monza, Pavia, Sondrio e Varese si ribadisce anche l’importanza della possibilità per gli amministratori locali di individuare e mappare “luoghi sensibili” intorno ai quali sia vietato concedere nuove autorizzazioni per l’apertura di sale gioco o l’installazione di nuovi apparecchi slot.

Nella foto: il sostegno a Renzi nelle primarie del Pd di Lecco.

16 marzo 2015