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Schiaffo alla Provincia di Lecco. Polano: «Snobbati dalle Poste»

Lecco (Lècch) - Quanto conta la Provincia di Lecco? Poco, a giudicare dallo "schiaffo" che, secondo il presidente Polano, Villa Locatelli avrebbe ricevuto dalle Poste. «Hanno annullato con una telefonata - protesta - l'incontro di oggi». Per Polano, «una totale mancanza di rispetto». Lo "sgarbo" conferma lo scarso peso dell'amministrazione provinciale.

A CASA. L’incontro era in programma oggi pomeriggio alla Provincia, promosso da Flavio Polano (Pd) con i parlamentari e i consiglieri regionali del territorio e i sindaci dei Comuni interessati dai tagli degli uffici postali: Lecco, Brivio, Missaglia, Galbiate, Calolziocorte, Verderio, Carenno, Monte Marenzo, Taceno, Margno, Pagnona, Primaluna, Ello, Colle Brianza, Santa Maria Hoè. A poche ore dal vertice, il "tutti a casa" delle Poste.

LO SGARBO. Polano è risentito e parla di sgarbo. «Evitando l’incontro di oggi con gli amministratori locali attraverso una formale telefonata, ancora una volta Poste Italiane ha confermato la totale mancanza di rispetto e attenzione nei confronti del territorio e dei suoi rappresentanti istituzionali, elemento imprescindibile al di là di ogni posizione e motivazione. Sottrarsi al confronto su un tema così delicato e di vitale interesse, che ha conseguenze rilevanti sui territori, non è uno sgarbo che Poste Italiane fa alla Provincia, ma soprattutto ai Comuni e ai cittadini».

I DATI. «L’obiettivo dell’incontro - spiega il presidente - era quello di confrontarsi con la direzione provinciale di Poste Italiane per individuare soluzioni e proposte correttive “a saldi invariati”, per ridurre al minimo i disagi provocati dal piano di razionalizzazione. Una settimana fa abbiamo chiesto a Poste Italiane di fornire i dati oggettivi concreti (numero e volume dei conti correnti postali, utenza servita, numero operazioni, numero dipendenti), che hanno portato Poste Italiane alla chiusura di alcuni sportelli e la riduzione dei giorni e degli orari di apertura di altri. Siamo ancora in attesa».

Nella foto: Flavio Polano (penultimo a destra)

16 marzo 2013