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Minonzio, Salvini, la Lega forforosa e quei nullafacenti dei giornalisti

Lecco (Lècch) - Caro direttore, mi sono imbattuto su internet in un sorprendente editoriale del direttore de La Provincia di Lecco, Diego Minonzio, su Matteo Salvini, definito un bluff.

Nei confrontri del segretario della Lega Nord e dei leghisti viene fatto un violento attacco, e mi stupisce che i leghisti locali non abbiano replicato. Minonzio vuole difendere il diritto della Lega a manifestare, come se la Lega avesse bisogno di essere difesa da qualcuno e non bastassero i centomila cittadini di ogni estrazione sociale che scendono in piazza! Così, prima mostra quanto siano ributtanti i leghisti, poi spiega che lo sta facendo per dire che occorre garantire la libertà di espressione a tutti, persino a gente così...

Tra i "complimenti" gratuiti, ci sono anche cose infondate, come quella che Salvini, che è iscritto all'ordine dei giornalisti professionisti da 15 anni (vedi su internet), "non ha mai lavorato in vita sua", oltre a stantii luoghi comuni come le espressioni relative alle «impresentabili, incolte, sboccate e forforose truppe cammellate della Lega fanno schifo, ma talmente schifo con i loro corni e i loro stracci verdi», accomunate «alle impresentabili, incolte, sboccate e forforose truppe cammellate delle meravigliose piazzate “de sinistra”». I magnoni del centro, che si abbuffano nelle tavolate e non solo, invece, sono uno splendore?

In quanto a studenti che non hanno finito il corso di studi universitari, perchè Minonzio non accomuna Salvini ad altri leader, ad esempio a D'Alema che non si laureò mai? Poi cita come "eminenze grigie di Salvini i vari Maroni, Giorgetti, Calderoli i quali (a proposito di incolti e impresentabili) sono avvocato il primo, dottore commercialista il secondo, medico chirurgo maxillo-facciale il terzo. E cosa ne sa (forse fa le sedute spiritiche con Prodi?) che «Salvini non ha alcuna possibilità di diventare presidente del consiglio»? Minonzio, piuttosto, vada a chiedere il curriculum lavorativo di certi leader (anche lecchesi) del Pd o dell'Ncd, o i loro titoli di studio, ed esamini bene il bavero delle loro giacche e dei loro maglioni! Cordiali saluti.

Stefano Fumagalli

Gentile signore, il fatto è che, dalla parte di Minonzio, esiste una famosa sentenza del grande Luigi Barzini: «Il mestiere del giornalista è difficile, carico di responsabilità, con orari lunghi, anche notturni e festivi... ma è sempre meglio che lavorare». I giornalisti sono, siamo, orgogliosamente nullafacenti dal punto di vista strettamente lavorativo. Strano, però, che qualcuno lo rinfacci a un confratello.

Giulio Ferrari

14 marzo 2015