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Crolli Sansone con tutti i filistei: Pontiggia dimesso, Ballabio K.o.

Ballabio (Balàbi) - Si è chiusa alle 17 del Venerdì Santo l'ultima amministrazione comunale di Luigi Pontiggia. Il sindaco di Ballabio ha rassegnato le dimissioni, mandando a casa i "fedifraghi" e aprendo le porte al commissariamento del paese. Con un palmo di naso il vicesindaco Pinuccia Lombardini e gli assessori Cedro e Riva.

A CASA. Poche righe, uno scarno documento in cui Pontiggia comunica la decisione di dimettersi: questo il passo che ha fatto scattare la convocazione d'urgenza del Consiglio comunale di Ballabio. Tutti a casa, sindaco, assessori e consiglieri con due mesi di anticipo sulla data delle elezioni amministrative.

LA FIDUCIA. Inevitabile la decisione di Pontiggia, sentitosi "tradito" dalle persone a cui aveva concesso fiducia, schierate come assessori in una giunta che si è rivelata inadeguata su molti fronti. Il colpo di grazia è giunto dalle ambizioni di Pinuccia Lombardini: la vicesindaco, proposta quale successore dallo stesso Luigi Pontiggia, alla fine lo ha "lasciato a piedi", negandogli persino una candidatura in lista, spezzando, di fatto, il rapporto di fiducia tra il capo della giunta e la sua più stretta collaboratrice.

FIDI AMICI. Nella mattina si è registrata l'ultima difesa dell'incarico assessorile da parte del vicesindaco Lombardini e degli assessori Luciano Cedro e Alessandro Riva, un tempo considerati fedeli amici di Pontiggia: un documento, sottoscritto con appena due consiglieri comunali, in cui si "rigettano" le dimissioni del sindaco. Iniziativa virtuale, che non ha smosso di un millimetro la situazione. Ballabio conoscerà l'umiliazione, e i costi, del commissariamento.

3 aprile 2015