Acqua e gas, Fragomeli chiede a Roma la telelettura dei contatori
Lecco (Lècch) - Risparmio e riduzione della burocrazia con la tele lettura dei contatori di gas e acqua: questa la ricetta avanzata al governo di Roma dal deputato lecchese del Pd, Gian Mario Fragomeli. Nei prossimi giorni verrà presentata una proposta di legge ad hoc dal parlamentare, che sintetizza così: «Innovazione digitale e informatizzazione messe al servizio dei cittadini».
PROPOSTA. «La geometria ci insegna che il percorso più breve, e quindi più vantaggioso - afferma Fragomeli - tra due punti lo si ottiene tirando una linea retta tra di essi. Questo è quanto intendo fare presentando una mia proposta di legge sulla telelettura dei contatori del gas e dell’acqua, attraverso la rete elettrica: tirare una linea retta tra i cittadini e chi fornisce loro un servizio».
INTELLIGENTE. Gian Mario Fragomeli, deputato lecchese del Partito democratico, spiega le motivazioni che lo hanno portato a presentare una interrogazione in Commissione Attività produttive al Ministero dello Sviluppo economico, alla quale farà seguito una proposta di legge sulla tele lettura dei contatori di gas e acqua. «Con il ricorso ai contatori di tipo “intelligente” - prosegue - la tecnologia che permette di trasmettere dati attraverso la rete elettrica è oggi ampiamente diffusa e consolidata. Ho pensato quindi che andrebbe a tutto vantaggio dei cittadini incentivare la diffusione della telelettura anche dei contatori del gas e, in prospettiva, di quelli dell’acqua in modalità condivisa attraverso la rete elettrica».
FLUSSO. «Questo flusso digitale di informazioni - continua - sarebbe alla base di una futura implementazione di servizi da casa a “burocrazia zero”, garantendo all’utenza domestica una maggiore consapevolezza dei consumi ed un prevedibile risparmio energetico ed economico. La digitalizzazione e la possibilità di leggere i consumi, da remoto e ad intervalli regolari, permetterebbe agli utenti di consumare meno o, comunque, in maniera più oculata; consentirebbe loro di accorgersi, in tempo reale, di disfunzioni e disservizi ed eliminerebbe, al contempo, la necessità di ricorrere a stime per la fatturazione dei consumi ed alla successiva richiesta di conguagli».
FILO DIRETTO. «In sostanza - conclude Fragomeli - con l’innovazione digitale e l’informatizzazione messe al servizio dei cittadini, risparmio economico, semplificazione e riduzione della burocrazia possono essere ottenute per mezzo di una linea diretta, o meglio, di un “filo diretto”. In questo caso quello della corrente elettrica».
Nella foto: Gian Mario Fragomeli (a destra).
1 aprile 2014