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Poste, la rivolta della Provincia: «Dopo i tagli, code e disservizi»

Lecco (Lècch) - «Lunghe code in attesa agli sportelli e pesanti carenze nella distribuzione della posta»: lo denuncia la Provincia di Lecco, dando voce alla protesta dei sindaci vittime dei tagli. Il presidente Polano chiede a Poste Italiane la sospensione immediata del provvedimento, e organizza un summit a Villa Locatelli.

L'INCONTRO. Si terrà lunedì 9 marzo alle ore 17, presso la Provincia di Lecco, l'incontro richiesto dal presidente Flavio Polano con i parlamentari e i consiglieri regionali del territorio, assieme ai sindaci dei Comuni interessati dal piano di razionalizzazione degli uffici postali: Lecco, Brivio, Missaglia, Galbiate, Calolziocorte, Verderio, Carenno, Monte Marenzo, Taceno, Margno, Pagnona, Primaluna, Ello, Colle Brianza, Santa Maria Hoè.

DISAPPUNTO. L’incontro segue quello dello scorso 16 febbraio con i sindaci, dal quale è emersa la necessità di un confronto con i parlamentari e i consiglieri regionali del territorio per intraprendere una linea comune a livello nazionale e regionale. Nel frattempo Polano ha scritto al direttore di Poste Italiane Spa di Lecco, «esprimendo disappunto - si legge in una nota della Provincia - per la modalità comunicativa adottata dalla direzione, visto che i sindaci hanno appreso anticipatamente dalla stampa le decisioni assunte, ricevendo solo successivamente la comunicazione scritta».

I PENSIONATI. «Il presidente della Provincia - prosegue il comunicato - ha manifestato a Poste Italiane la preoccupazione dei sindaci per la scelta adottata e per le ricadute sui cittadini, soprattutto pensionati e fasce di popolazione meno dotate dal punto di vista tecnologico, che più di altri utilizzano gli sportelli degli uffici postali. I sindaci, in particolare, hanno sottolineato anche lunghe code in attesa agli sportelli e pesanti carenze nella distribuzione della posta; un clima complessivo decisamente critico che non depone a favore della società».

SOSPENSIONE. Circostanze che hanno spinto la Provincia di Lecco a chiedere a Poste Italiane Spa «la sospensione immediata del provvedimento e l’apertura di un tavolo di confronto urgente per condividere il piano di razionalizzazione e concordare modalità attuative che tengano conto delle diversificate esigenze delle realtà comunali interessate dal provvedimento». Inoltre è stata chiesta la disponibilità a un incontro congiunto tra i vertici delle Poste e i sindaci interessati dal provvedimento, da tenersi a Villa Locatelli entro la metà di marzo.

Nella foto: l'ufficio postale chiuso a Maresso di Missaglia.

27 febbraio 2015