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Usb alla Fiom: «Siete oppositori innocui»

Merate (Meràa) - La Unione sindacale di base, che nel Lecchese ha sede a Merate, all'attacco del Jobs Act. Nel mirino il governo Renzi ma anche la Triplice, a cominciare dalla Fiom, definiti «oppositori che non devono far male». Contro quella che le appare come una manfrina tra "padroni" e sindacati, l'Usb invita alla manifestazione nazionale di Milano.

MANIFESTAZIONE. Pullman dalla sede di Merate dell'Usb, in via Cazzaniga 23, per partire alla volta di Largo Cairoli dove, sabato alle 14, si svolgerà la manifestazione nazionale contro il cosiddetto Jobs act.

DA RICORDARE. «Tra meno di una settimana - spiega un comunicato dell'Usb - il tanto chiacchierato Jobs act entra in vigore con Legge delega, ma è bene ricordare alcune "cosette": questo governo non è stato mai votato (terzo consecutivo); chi scrive e chi ispira il Jobs Act sono Ichino, Poletti e Sacconi; chi non scioperava (Cisl-Uil) motivava così: «Non è ancora chiaro»; chi scioperava dopo l'approvazione, la Cgil, motivava così: «Ci mobiliteremo bene con i decreti attuativi».

NUOVI SCHIAVI. «I padroni - continua l'Usb - brindano alla faccia dell'ignoranza dilagante, sono riusciti a riportare il rapporto di lavoro 1 a 1, d'ora in poi il demansionamento sarà possibile, come anche i licenziamenti senza giusta causa, finalmente qualcuno a furia di concertare è riuscito ad instaurare il "caporalato moderno" e come se non bastasse con i soldi della collettività (24mila € a dipendente) si soccorrono i padroni per convincerli ad assumere nuovi schiavi da ricattare... che se oseranno fare causa non avranno nemmeno più la compensazione economica, il rapporto individuale è sempre stato il sogno di tutti i padroni, a non contrastarli ecco che ci sono riusciti!».

INTERLOCUTORI. Poi l'affondo alla Triplice: «Il sistema capitalista si sceglie gli interlocutori (Cgil-Cisl-Uil), ma si sceglie pure gli oppositori che non devono far male (Fiom): non è un caso che Landini sia stato oggetto di interrogazioni parlamentari da parte della commissione di vigilanza Rai per le assidue presenze nei talk show, non è un caso che Fassina strilli solo ora a Jobs act approvato, i finti oppositori sono sempre alla ricerca di consensi, opporsi davvero è un'altra cosa». Quindi l'appello alla mobilitazione, in vista della manifestazione di sabato: «Se un giorno tuo figlio verrà licenziato senza motivo, ricordati che il colpevole è chi oggi rimane fermo!»

Nella foto: attivisti Usb in azione a Casatenovo.

25 febbraio 2015