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Papa Francesco offeso da un prete: perchè il card. Scola lo permette?

Lecco (Lècch) - Il cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano e responsabile dei preti della arcidiocesi ambrosiana, che cosa aspetta a intervenire dopo che uno di questi ha offeso così pesantemente Papa Francesco?

Dopo che il Corriere di Lecco ha riportato quella frase così insultante che "don" Giorgio De Capitani ha rivolto dal suo sito a Bergoglio («Anche questo papa ci sta rompendo le palle»), mi aspettavo che, finalmente, questo elemento inqualificabile venisse messo alla porta, perchè mi sembra troppo che un prete (?) continui a buttar merda (per usare il suo postribolare linguaggio) sulla Chiesa e insultare il Papa, mangiando e bevendo con i soldi che gli danno la Chiesa e il Papa. Ma a riempirgli il piatto e la panza, è anche quella gente che lui definisce idiota e persino quei tradizionalisti che lui definisce "di merda" ma che, a questo punto non credo per molto, versano l'8xmille alla Chiesa.

Il sito di De Capitani continua ad essere quella cloaca di turpiloquio e insulti, di sempre, sotto gli occhi della Curia ambrosiana, che aveva spostato il farneticante a Dolzago, dandogli un pubblico di fedeli maggiore rispetto al buco dove si trovava prima, sperando in un suo "ravvedimento". Il risultato è, evidentemente, l'opposto. A questo punto, i casi sono due: o l'arcivescovo Scola è un fifone a cui fanno paura le parolacce del De Capitani, oppure questo Papa sta sulle scatole anche a lui. Spero che il cardinale arcivescovo mi dia modo di ricredermi.

G. Cavagna

23 gennaio 2015