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Foibe, a Lecco una mozione di Fdi-An

Lecco (Lècch) - Ordine del giorno di Giacomo Zamperini, consigliere comunale di Fdi-An a Lecco, per il Giorno del Ricordo che celebra la memoria delle migliaia di italiani, in gran parte donne e bambini, trucidati dai partigiani del maresciallo Tito tra il 1943 e il 1947.

NELLE SCUOLE. Per ricordare le popolazioni giuliano-dalmate massacrate dai comunisti nelle foibe e il conseguente esodo italiano da Istria, Fiume e Dalmazia, Zamperini chiede all'amministrazione comunale lecchese che questi tragici eventi vengano conosciuti nelle scuole anche con rappresentazioni teatrali, come ad esempio “Magazzino 18” di Simone Cristicchi.

ORRENDO STERMINIO. Le foibe sono profonde cavità carsiche dove vennero gettate intere famiglie di italiani, nel quadro dell'orrendo sterminio organizzato dagli slavi per colonizzare i territori che appartennero alla Serenissima. Le vittime, dopo stupri e torture, erano legate tra loro col fil di ferro ai polsi e scaraventate in gruppo nelle foibe: molti rimanevano ad agonizzare per giorni sui corpi di chi li aveva preceduti.

10MILA INFOIBATI. Il colonnello inglese De Gaston, responsabile del Patriots Office britannico, quantificò in circa 10mila i soli infoibati, metà di questi donne e bambini, ma il numero appare ampiamente sottostimato e oggi le associazioni giuliano-dalmate parlano di circa 20mila innocenti complessivamente eliminati nell'ambito della pulizia etnica operata dai partigiani comunisti di Tito. Di seguito l'ordine del giorno di Zamperini.

ORDINE DEL GIORNO. Considerato: che con legge n. 92, 30 Marzo 2004 è istituito come solennità civile nazionale italiana da celebrarsi il 10 Febbraio di ogni anno il Giorno del ricordo; che tale Giorno del ricordo è istituito “al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”; che la stessa legge favorisce “da parte di istituzioni ed enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende” e altresì a “preservare le tradizioni delle comunità istriano-dalmate residenti nel territorio nazionale e all’estero”; che il Presidente emerito Giorgio Napolitano sostenne nel 2007 proprio a riguardo del Giorno del Ricordo che le foibe si originarono da “un moto di odio e furia sanguinaria e un disegno annessionistico slavo che prevalse innanzitutto nel trattato di pace del 1947 e che assunse i sinistri contorni di una pulizia etnica” e sostenne la necessità di “consolidare i lineamenti di civiltà, di pace, di libertà, di tolleranza, di solidarietà della nuova Europa che stiamo costruendo da oltre 50 anni e che è nata dal rifiuto dei nazionalismi aggressivi e oppressivi”; la presenza storica nella nostra città di un numeroso gruppo di esuli istriani, fiumani e dalmati e di associazioni ad essi legati, da sempre e ancora attive nella promozione e nel ricordo di quando stabilito dalla legge n.92, 30 marzo 2004,
il Consiglio comunale di Lecco impegna il sindaco e la giunta affinchè: promuova il ricordo delle vicende delle foibe in occasione del Giorno del ricordo e non solo, favorendo la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti come previsto dalla legge n.92, 30 marzo 2004; si avvii un percorso con la competente commissione Cultura per individuare uno o più spettacoli teatrali, come ad esempio “Magazzino 18” di Simone Cristicchi, inerenti al ricordo delle vittime delle foibe e dell’esodo dall’Istria – Fiume – Dalmazia, da poter mettere in scena il 10 febbraio di ogni anno. Giacomo Zamperini.

10 febbraio 2015