Invia articolo Stampa articolo
Trasporti più cari, Nava attacca: «Brivio si rivolga al suo amico»

Lecco (Lècch) - Mazzate sui lecchesi che pagheranno di più i trasporti: Roma non rende i soldi ai lombardi e la Regione riduce i trasferimenti ai Comuni. Così Daniele Nava esorta il sindaco Virginio Brivio (Pd) a rivolgersi al «suo amico» Renzi. Ma anche Nava può dirsi "amico" del premier, appartenendo al Ncd, partito al governo.

CHIEDANO LUMI. «Se la Regione Lombardia ha meno soldi a bilancio e deve ridurre i trasferimenti ai Comuni la colpa è dello Stato. Se i trasporti pubblici locali debbono aumentare per far quadrare i conti, è opportuno che Brivio & compagni chiedano lumi all’amico Renzi e mettano mano al portafogli».

L'INCREMENTO. Così Daniele Nava, sottosegretario alla presidenza della Regione Lombardia con delega a Riforme istituzionali, Enti locali, Sedi territoriali e Programmazione negoziata, interviene sull’ipotesi d’incremento delle tariffe del trasporto pubblico locale cui dovranno ricorrere Lineelecco (quindi il Comune di Lecco) e altre aziende per far fronte ai minori trasferimenti in arrivo dal livello regionale.

FACCIA LO STESSO. «Lo Stato - continua - ha tagliato alla Lombardia 155 milioni di euro. Abbiamo recuperato 105 milioni di euro da risorse proprie, riuscendo a coprire i due terzi delle minori entrate. Il Comune di Lecco faccia lo stesso e metta risorse in più da destinare al trasporto pubblico locale per non aumentare le tariffe e non danneggiare così i cittadini, già sufficientemente in difficoltà per le ricadute della crisi e la diminuzione del potere d’acquisto: margini di manovra per razionalizzare esistono», osserva Nava.

COSTI STANDARD. «La Lombardia - ricorda il sottosegretario - ha sempre dato prova di corretta amministrazione, per questo abbiamo sempre chiesto che i tagli venissero applicati secondo i costi standard. Invece Renzi fa di tutta l’erba un fascio e taglia in modo lineare. Questi sono i risultati, che ricadono anche sui Comuni "amici" come quello di Lecco!», protesta Nava, forse, dimenticando che il suo partito occupa importanti poltrone nel governo del "tagliafondi" Matteo Renzi.

Nella foto: Daniele Nava, primo da sinistra.

16 gennaio 2015