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Ncd: Lecco più brutta con case ipertassate

Lecco (Lècch) - Il Comune sostenga i lecchesi che sistemando la propria casa danno un contributo alla bellezza della città, ma sono bloccati dovendo finanziare un fisco sanguisuga. Beppe Fusi e Filippo Boscagli, consiglieri comunali Ncd, sollevano il problema dei «molti che hanno una casa ereditata spesso in condizioni pessime, ma oggi senza possibilità di investire nella ristrutturazione».

RIGENERAZIONE. Dal 2008 ad oggi, sottolineano Fusi e Boscagli, «il comparto edile ha perso circa 90 mila posti di lavoro: non si tratta di cementificare ma recuperare e ristrutturare gli immobili attraverso una rigenerazione del tessuto urbano esistente. Per fare questo bisogna però abbassare l’imposizione fiscale sulla casa e non solo mantenere i bonus e le detrazioni sui lavori».

REALTÀ  FALSATA. Ricordando la situazione «che vede i cittadini lecchesi pagare di più per immobili simili rispetto ai cittadini di Messina o Palermo», i consiglieri neociddini chiedono al Comune di fare la sua parte, per correggere le distorsioni che penalizzano i piccoli proprietari di immobili. «Lecco - spiegano - è una città che vede valori catastali che contrastano in modo abnorme con la realtà, rendendo falsamente, agli occhi della famigerata Tasi e dell'Imu, dei semplici trilocali delle ville di lusso…».

DECORO URBANO. «Lo diciamo sin da ora - concludono - in tempo utile per la redazione del bilancio previsionale 2015: abbassare la tassazione sugli immobili significa investire sulla riqualificazione del patrimonio urbanistico di Lecco, significa investire nella qualità della vita, nel risparmio energetico e nel decoro urbano. Significa un’amministrazione che valorizzi quei cittadini che sistemando, pur semplicemente, la propria residenza danno un contributo alla bellezza di Lecco».

13 gennaio 2015