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Vaccini, c'è paura anche a Lecco L'Asl rassicura: «Qui tutto ok»

Lecco (Lècch) - Preoccupa anche i lecchesi la notizia dei tre decessi di anziani, avvenuti poche ore dopo la somministrazione di un vaccino anti influenzale. Ma l'Asl rassicura, spiegando che nel Lecchese è in uso un farmaco diverso da quello vietato in attesa di accertamenti scientifici, e prosegue la campagna di vaccinazioni.

SENZA INTERRUZIONI. In provincia di Lecco le vaccinazioni contro l'influenza stagionale proseguono senza interruzioni, anche dopo la morte di tre anziani in regioni del Sud e il divieto di utilizzo di un vaccino antinfluenzale su tutto il territorio nazionale. Misura che, spiega l'Asl lecchese, non riguarda la provincia di Lecco, dove viene impiegato un altro tipo di farmaco.

LOTTI DIVERSI. «Comunichiamo che i lotti di vaccino antinfluenzale ritirati sul territorio nazionale - informa infatti l'Azienda sanitaria lecchese - non sono quelli utilizzati dall’Asl di Lecco per la campagna antinfluenzale. A seguito della segnalazione di quattro eventi avversi, verificatisi in concomitanza temporale con la somministrazione di dosi provenienti dai due lotti 142701 e 143301 del vaccino antinfluenzale Fluad della Novartis vaccines and diagnostics srl - spiega l'Asl -, l’Agenzia italiana del farmaco ha disposto, a titolo esclusivamente cautelativo, il divieto di utilizzo di tali lotti».

ALTO LIVELLO. Secondo Antonio Gattinoni, direttore sanitario dell’Asl di Lecco, il divieto sarebbe soltanto «una precauzione». «Il ritiro - sostiene - dimostra il continuo alto livello di sicurezza ed attenzione sui farmaci e vaccini  che il Sistema sanitario nazionale ha in essere per garantire la salute dei cittadini. La nostra campagna continua secondo il calendario programmato». Quest’anno, grazie ad un accordo Asl-Azienda ospedaliera, le vaccinazioni sono disponibili anche in ospedale.

Nella foto: l'ospedale Manzoni di Lecco.

28 novembre 2014