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Renzi vuole i lecchesi al freddo: l'Iva sul pellet dal dieci al 22%

Lecco (Lècch) - Dal governo a guida Pd non manca mai un "occhio di riguardo" per il Nord: l'esecutivo vuole aumentare l’Iva dal 10 al 22 per cento sul pellet, balzello che colpirà soprattutto le zone, come il Lecchese, più fredde del Paese. «La Lega - protesta il senatore lecchese Paolo Arrigoni - alzerà le barricate in Senato per scongiurare questa nuova rapina».

IL GETTITO. Strano modo di incentivare un sistema di riscaldamento più economico ed ecologico: un emendamento governativo alla legge di stabilità dispone il raddoppio dell'Iva sul pellet da riscaldamento. Da questa stangata, il governo conta di ottenere un maggior gettito Iva di circa 96 milioni di euro l'anno.

PENALIZZATI. «L'emendamento che prevede l’aumento dell’Iva dal 10 al 22 per cento sul pellet - attacca Arrigoni - è l’ennesima vergogna di questo governo centralista e vessatorio. Vengono penalizzati i 2 milioni e oltre di famiglie che hanno investito su una scelta economica ed ecologica rispetto ai tradizionali metodi di riscaldamento».

CHIACCHIERE. «Anche sul sostegno alle energie rinnovabili - conclude il parlamentare -, le parole di Renzi si confermano chiacchiere. La Lega Nord alzerà le barricate in Senato per scongiurare questa nuova rapina del governo ai cittadini del Nord, che darà inoltre un duro colpo anche alle imprese del settore».

12 dicembre 2014