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Papa Francesco non ha vietato ai preti lefebvriani di dire la messa

Lecco (Lècch) - Egregio direttore, ho appreso girando su internet che, tramite il vescovo di Albano mons. Marcello Semeraro, Papa Francesco avrebbe vietato ai sacerdoti lefebvriani "di celebrare messa e amministrare i sacramenti".

PERPLESSO. Leggo di questo divieto su l'Espresso online, in un articolo a firma Orazio la Rocca, le cui tesi, peraltro, sono confutate da alcuni lettori. Resto perplesso, anche perché, stanco della superficialità della messa moderna, da tempo volevo recarmi ad assistere alla messa tradizionale in Brianza, a Seregno, dove la Fraternità san Pio X ha una cappella. Il vostro fr. Antonino può dirci chi ha ragione?

Max Perego

Caro signor Perego, certamente sull'Espresso e altrove sono state scritte cose a me incomprensibili: nessuno, allo stato attuale, può impedire qualcosa alla Fraternità sacerdotale San Pio X, poichè essa risponde esclusivamente al suo superiore, il vescovo Bernard Fellay. Tra l'attuale autorità ecclesiastica e la Fraternità, infatti, vige una situazione di "comunione imperfetta" (come definito dal Vaticano) causata dai dissidi sorti intorno ad alcune discusse innovazioni liturgiche e dottrinali seguite al Concilio Vaticano II, che detta congregazione sacerdotale reputa estranee dottrina cattolica, non ritenendosi, pertanto, tenuta ad aderirvi.

La Fraternità, fondata dall'eminente arcivescovo missionario Marcel Lefebvre, già delegato apostolico di Papa Pio XII con autorità sulle nazioni dell'Africa francofona, è stata riconosciuta dalla Chiesa cattolica, la quale, anche in tempi recentissimi, ha ribadito che in essa sussiste una perfetta successione apostolica: dunque le consacrazioni dei suoi vescovi, per quanto avvenute senza il consenso vaticano sui nomi prescelti, risultano canonicamente valide, così come validi sono i sacramenti da questi, e dai loro sacerdoti, amministrati.

Pertanto, posso assicurarle che Papa Francesco non ha vietato ai "lefebvriani" di dire messa. I fedeli che conservano l'unione con la messa e la dottrina di sempre della Chiesa cattolica possono, a beneficio delle proprie anime, attingere ai tesori della tradizione dispensati dalla congregazione retta dai vescovi consacrati da mons. Lefebvre e mons. De Castro Mayer nel 1988.

Fr. Antonino

Link sul "caso Semeraro": Comunicato della Fsspx.

26 novembre 2014