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Uccise le tre figlie: «Malata di mente»

Lecco (Lècch) - La madre albanese che uccise le sue tre figlie nella notte fra l'8 e il 9 marzo, in corso Bergamo a Lecco, non sconterà in carcere il triplice infanticidio: dalla perizia psichiatrica risulterebbe «incapace di intendere e volere».

FACOLTA' MENTALI. Quando massacrava a coltellate Simona (13 anni), Keisi (10 anni) e Sidney (3 anni), Edlira Copa Dobrushi non era in possesso delle proprie facoltà mentali: lo ha stabilito il perito che aveva il compito di accertare le condizioni della donna. Anticipazioni della perizia, che verrà depositata a giorni, parlano di una malattia psichica che avrebbe spinto la donna a compiere il folle crimine.

TENTATO SUICIDIO. Nello scorso giugno, Edlira Dobrushi ha tentato di impiccarsi, con una calza di nylon, nella sua cella del carcere Bassone di Como. Trovata ancora in vita durante un controllo notturno, l'albanese è stata soccorsa e salvata: ora, alla luce della perizia psichiatrica, per la donna si prospetta un periodo di reclusione all'interno di una struttura sanitaria.

Nella foto: Edlira Copa Dobrushi.

17 ottobre 2014