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A Paderno la strage continua: nessun intervento sul ponte

Paderno d'Adda (Padèrnu) - La Provincia di Lecco aveva dato il grande annuncio: sul ponte di Paderno verranno realizzati nuovi parapetti che gli toglieranno la macabra fama di "ponte dei suicidi". A due anni di distanza, i lavori non sono neppure iniziati. Intanto la strage di giovani in crisi continua.

IN EXTREMIS. E' di ieri l'intervento dei Vigili del fuoco al ponte di Paderno, con un ventiquatrenne salvato in extremis mentre, scavalcato il parapetto, stava per buttarsi nel vuoto. I pompieri si trovavano sul posto alla ricerca di un altro giovane della stessa età, proveniente da fuori provincia, e di cui non si sa ancora nulla.

L'ACCORDO. Il 16 luglio 2012, sul corrieredilecco.it scrivevamo che «dopo un interminabile stillicidio di morti violente (il boom nel 2004-2005, quando si contarono 15 suicidi) la Provincia di Lecco ha raggiunto un accordo con Provincia di Bergamo, Ferrovie e Soprintendenza per la realizzazione di barriere che non diano più la sensazione delle "porte aperte" (e offrano il tempo di meditare) a chi intende buttarsi giù». L'assessore provinciale ai Lavori pubblici Stefano Simonetti spiegava che «per la Provincia di Lecco si tratta di un impegno economico non indifferente. Tra le vari parti in causa, noi sosterremo quasi la metà degli oneri necessari per l'intera opera di risistemazione del manufatto: si tratta di un progetto per circa 1 milione di euro».

LE ROTONDE. Poi non si è saputo più nulla. E' arrivata la cosiddetta spending review e Villa Locatelli ripete che ha dovuto fare i salti mortali semplicemente per garantire la manutenzione ordinaria alle strade del territorio. Però rotonde e rotatorie spuntano come funghi, mentre al ponte di Paderno sono rimaste le attuali barriere, quasi simboliche, che certo non svolgono alcuna funzione dissuasiva verso chi coltiva l'insano proposito di ammazzarsi. E la strage continua.

Nella foto: il ponte di Paderno.

11 ottobre 2014