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«Quei cani di Ballabio muoiano a Como»

Ballabio (Balàbi) - Il Comune di Ballabio ha spedito a Como due cani vecchi e gravemente malati, ospiti nel canile di Lecco ma a carico del paese della Valsassina: ora il sindaco Pontiggia, incalzato dalle critiche, vorrebbe farli ritornare. «A questo punto - lo blocca Ezio Venturini, consigliere comunale lecchese - li lasci morire dove sono».

MALATI TERMINALI. Ultimo appello di Venturini a Luigi Pontiggia: non peggiori la situazione, lasci quei poveri cani dove sono. Il sindaco, infatti, ora vorrebbe riportarli a Lecco, dopo che il consigliere si è rivolto ai media raccontando le vicissitudini di Renzo e Lucia, vecchi e malati terminali, costretti ad abbandonare il canile dove stavano concludendo la loro esistenza. Dietro il trasferimento, il capogruppo dell'Italia dei valori aveva adombrato un risparmio di pochi soldi (gli animali sono a carico del Comune di Ballabio), infatti a Como si paga qualche euro di meno.

INDICAZIONE DEL PREFETTO. Venturini aveva protestato con veemenza, definendo "atto lecito ma disumano" lo spostamento. E aveva chiesto: «Perché è successo tutto questo nonostante ci fosse un'indicazione o “suggerimento” del prefetto circa il modo di procedere, ed una lista composta da due super esperti veterinari comportamentisti che definivano i due cani problematici ed impossibilitati per un trasferimento?».

ULTERIORE ERRORE. La risposta, piccata, di Pontiggia non si è fatta attendere: il sindaco si è lamentato che la vicenda sia stata resa nota alla stampa, ha scaricato le responsabilità dell'accaduto su imprecisati suoi collaboratori e si è detto pronto a far tornare i cani a Lecco. «Mi dispiace immensamente - replica Venturini -, ma sarebbe un ulteriore errore se subissero un altro spostamento per cui la ringrazio per la sua personale disponibilità, ma è meglio che ora consumino la loro breve vita, quella che in fondo gli resta ancora da vivere, e restino al canile di  Como».

Nella foto: Ezio Venturini.

3 ottobre 2014