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Scuola di Protezione civile per 30 ragazzi

Airuno (Airün) - Primo approccio con le attività della Protezione civile per 30 ragazzi, maschi e femmine, tra i 12 e 14 anni. L'iniziativa, rivolta ai giovanissimi di Brivio, Airuno e Valgreghentino, si è svolta da sabato 30 agosto a venerdì 5 settembre.

AUTOPROTEZIONE. Per una settimana l’area giuoco di Airuno si è trasformata nel campo scuola "Anch’io sono la Protezione civile", realizzato e guidato dal Nucleo di Protezione civile dell’Associazione nazionale carabinieri di Lecco, con il supporto della Provincia di Lecco. Lo scopo, sensibilizzare le nuove generazioni sui temi della Protezione civile, quali cittadini consapevoli, diffondendo una cultura basata sull’autoprotezione individuale.

QUATTRO TENDE. I ragazzi, ospitati nel campo che hanno contribuito direttamente ad allestire con quattro tende adibite anche per il loro pernottamento, per una settimana sono stati impegnati in prove pratiche, visite e lezioni teoriche, quale primo approccio al sistema della Protezione civile, che vede una molteplicità di forze, componenti e competenze. La Provincia di Lecco ha portato il proprio contributo con gli incontri tenuti dal responsabile del servizio di Protezione civile Fabio Valsecchi e dal tecnico Elena Conti, che hanno illustrato l’attività di pianificazione e programmazione del territorio condotta dalla Provincia per la sicurezza dei cittadini.

IL BENE COMUNE. «Oltre al campo scuola ad Airuno - precisa l’assessore alla Protezione civile Franco De Poi - quest’estate sono stati realizzati altri due campi: uno a Bellano, l’altro a Montevecchia. Si tratta di iniziative importanti per avvicinare i giovani al mondo della Protezione civile, con l’auspicio che un domani possano collaborare nell’ambito del volontariato, avendo a cuore il bene comune».

AMBIENTE SICURO. Motivazione condivisa dal presidente del Nucleo di Protezione civile dell’Associazione nazionale carabinieri di Lecco, Giuseppe Disetti: «Riteniamo importante - spiega - che le nuove generazioni possano crescere in un ambiente sicuro. Poter lavorare con i ragazzi ci dona nuovo slancio ed energia, cosicché possiamo aiutarli a far crescere il loro senso civico promuovendo la cultura dell'autoprotezione e della tutela del territorio. Possono, infatti, vedere in prima persona come le istituzioni e le forze del territorio collaborano strettamente nelle attività di protezione civile, cui partecipiamo come volontari non solo in emergenza, ma anche e soprattutto nelle attività di prevenzione».

Nella foto: momenti del campo scuola.

5 settembre 2014