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Maltempo, in azione 150 volontari De Poi: "Criticità in 20 Comuni"

Lecco - Ora Franco De Poi, assessore provinciale alla Protezione civile, può tirare un sospiro di sollievo: il peggio, meteorologicamente parlando, ce lo siamo lasciato alle spalle. E, anche in questa circostanza, la "macchina" dell'emergenza ha funzionato a dovere. "A mezzogiorno di quel fatidico mercoledì 13 - ricorda l'assessore -, è scattato il preallarme dalla Regione Lombardia per le 24 ore successive: rischio idrogeologico più vento. Immediatamente allertati, anche i volontari della Protezione civile sono subito passati all'azione: 60 immediatamente mobilitati, raggiunti in seguito da diversi altri, per un totale di 120-150 operatori".

MASSIMA ALLERTA. La Protezione civile, sottolinea De Poi, è una struttura che va oltre il, pur prezioso, apporto del volontariato e ciascuno ha fatto la sua parte. "Il nubifragio di mercoledì - continua - non è stato uno degli eventi più drammatici di questo genere. Non vi sono stati nè morti nè feriti, tuttavia i fenomeni atmosferici sono stati di tale portata da suscitare la massima allerta. Sono ben 20 i Comuni che mi hanno già segnalato telefonicamente il persistere di situazioni di criticità.

IL CONTO. La situazione più delicata si è registrata nell'area colpita dalla tromba d'aria, sostanzialmente la zona attorno a Lecco, Abbadia, Mandello, Oliveto Lario. Di rilievo, poi, gli allagamenti in Brianza e nel Meratese e l'esondazione a Brivio". Adesso,finita l'emergenza, il maltempo presenta il conto. C'è chi azzarda cifre come 10mila euro, 20 milioni di vecchie lire, che sembrano davvero poco. "Calma - dice l'assessore a Mobilità, Trasporti e Protezione civile -: i danni sono significativi e al momento non si possono quantificare. Esiste una procedura che prevede la cernita e la segnalazione dei danni alla Regione Lombardia entro 7 giorni dall'evento calamitoso. Una valutazione attendibile potrà essere compiuta solo allora".

VIABILITA' MANTENUTA. Per il momento la Provincia può stilare un altro tipo di bilancio: quello relativo all'intervento nell'emergenza. "L'azione è risultata valida e ben organizzata. E siamo riusciti a fronteggiare anche uno degli aspetti più ardui in queste situazioni, cioè il mantenimento della viabilità disponendo percorsi alternativi efficaci. Una questione essenziale - conclude Franco De Poi - perchè dalla capacità di garantire la viabilità dipende anche la tempestività e l'operatività dei soccorsi che, in situazioni di calamità naturale, possono rivelarsi davvero decisivi".

(Nella foto: operazioni di sgombero delle strade dopo il nubifragio.)

15 luglio 2011