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Il Don Guanella di Lecco scorda l'anno centenario del fondatore

Lecco (Lècch) - Inizia domenica 21 settembre l'anno centenario dedicato a don Luigi Guanella, ma da Casa don Guanella di Lecco tutto tace. Non una iniziativa pubblica, non una parola. E sul sito dell'istituto si propaganda soltanto l'ennesimo incontro tra politica e spettacolo: la serata con Yuri Chechi e l'assessore Rossi.

MESSA SOLENNE. C'è fermento nella famiglia guanelliana per l'inizio dell‘anno centenario della morte del fondatore, San Luigi Guanella (1915-2015). L'evento si apre ufficialmente a Roma il 21 settembre con una messa solenne celebrata alla basilica di San Giuseppe al Trionfale dal cardinal Joao Braz de Aviz, prefetto della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata.

SFILATA DI POLITICI. Ma tutto tace a Lecco: al don Guanella prosegue con l'assessore regionale Antonio Rossi (serata di beneficienza per Cascina don Guanella) la consueta sfilata di politici che, nei tempi recenti, ha visto protagonisti come Umberto Ambrosoli, candidato alle Primarie per il Patto Civico della Lombardia, l'ex ministra Cécile Kyenge, con tavolata organizzata nell'istituto dalla deputata piddina Veronica Tentori, e poi Mauro Piazza e Daniele Nava, per una tiratissima cena benefica con 200 persone che ha raccolto la somma (difficile chiamarla generosa) di 16 euro a testa.

MINISTRA GUANELLIANA. Don Agostino Frasson, direttore di Casa don Guanella di Lecco, aveva già dimostrato la sua simpatia per i politici quando si era sbilanciato dicendo alla Kyenge (quella dello shopping in autoblù nel centro di Roma): «Sei una ministra tosta e ora possiamo anche affermare con gioia che sei una ministra guanelliana». Se sembra dimenticato l'anniversario del santo, ancor più appaiono inascoltati certi suoi moniti.

CLERICALE E REAZIONARIO. Ecco, come segnalatoci a suo tempo dall'associazione cattolica lecchese Christi fideles lariani, cosa scriveva don Guanella, orgogliosamente clericale e reazionario, a proposito dei politici progressisti e liberali, nel suo "Saggio di ammonimenti famigliari": «Via da noi!, che noi per non vedervi siam disposti a passar piuttosto la vita fra le tigri dei deserti africani! Che se là pure ci accadesse di incontrarci con un solo ancora della razza vostra, noi lo saluteremo come fece san Policarpo coll'eretico Marcione allorché, incontratosi questi col santo, gli disse: "Mi conosci tu ancora?", e Policarpo a lui: "Sì, ti ravviso, tu sei il figliuol primogenito di Satanasso". E sì dicendo fuggì lontano».

Nella foto: San Guanella.

18 settembre 2014