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In Iraq si muore, a Lecco si solidarizza

Lecco (Lècch) - Sala del Consiglio comunale di Lecco affollata per l'incontro dedicato al martirio dei cristiani iracheni, vittime del peggior fanatismo islamico. L'incontro, finalizzato a diffondere un paio di iniziative internazionali di solidarietà, è stato organizzato dal gruppo consiliare del Ncd.

ORDE MAOMETTANE. C'era una volta l'Iraq di Saddam Hussein, nazione di relativo benessere dove ai cristiani erano garantite libertà e protezione, grazie al pugno di ferro con cui il dittatore teneva a bada la follia sanguinaria dei mussulmani più esaltati. Quando, con la scusa di esportare la democrazia e annientare inesistenti armi di distruzione di massa, le lobby petrolifere statunitensi hanno scatenato la guerra all'Iraq, gli attuali membri del Ncd militavano in Forza Italia e, dunque, sostenevano l'aggressione che avrebbe demolito l'ordinata convivenza irachena: di quel rivolgimento ne hanno fatto le spese i cristiani, attualmente in balìa di orde maomettane non più frenate da alcun (in quei contesti) provvidenziale e agguerrito dittatore.

SILENZIO ECUMENICO. Un po' a sorpresa, dunque, il Ncd di Lecco ha organizzato un appuntamento dedicato allo sterminio cristiano per mano dei massacratori dello Stato islamico. Nel silenzio ecumenico delle più alte autorità ecclesiastiche romane, veementi nel gridare "vergogna" per i morti a Lampedusa ma ben più morbide coi carnefici dei credenti in Cristo, sono apparse significative le parole che hanno documentato quell'immane tragedia, su tutte la testimonianza di un monaco iracheno, padre Basa: il religioso ha denunciato il tentativo di «eliminazione totale, umana, culturale e religiosa dei cristiani» nel silenzio complice dei paesi maomettani cosiddetti moderati.

DUE INIZIATIVE. Degne di nota anche le oneste parole del giornalista Luigi Geninazzi, che ha riconosciuto le responsabilità dei poteri occidentali nella attuale tragedia dei cristiani iracheni. Gli organizzatori dell'incontro hanno avuto modo di presentare due iniziative a sostegno dei cristiani perseguitati in Iraq. La prima iniziativa parte da Asia news, la rivista missionaria in prima linea nell'aiuto ai cattolici ovunque perseguitati, l'altra viene promossa dalla fondazione Avsi. Di seguito, appello e modalità per l'iniziativa di Asia news.

Per il Patriarca di Baghdad, aiutare i cristiani in questa emergenza, lasciandoli in Iraq, è più importante che farli fuggire all'estero. L'Iraq e il Medio Oriente necessitano della testimonianza dei cristiani. Le donazioni possono essere inviate in modi diversi. Tutti devono avere la causale "AsiaNews- Adotta un cristiano di Mosul":

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7 settembre 2014