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Casatenovo, Triplice contestata: «Alla Vismara operai di serie B»

Casatenovo (Casàa) - L'accordo tra Cgil, Cisl, Uil e la proprietà sul destino dei lavoratori della Vismara non piace ai sindacati di base. Con la firma tra le parti, prevista per venerdì, 83 operai passeranno ad una cooperativa. E i contestatori dell'intesa parlano di «lavoratori di serie A e di serie B».

IN 83 ALLA COOPERATIVA. A due giorni dalla sottoscrizione del patto che permetterà ad una cooperativa di prendere in carico 83 dei 260 dipendenti del salumificio Vismara, l'Unione sindacale di base parte all'attacco della Triplice contestando forma e sostanza dell'accordo. Nel mirino del sindacato con sede a Merate in via Cazzaniga, la situazione che viene a crearsi per i lavoratori nonchè le modalità e gli esiti del referendum interno.

ELENCO DELLE DOGLIANZE. Gli attivisti del sindacato di Base si sono presentati mercoledì mattina davanti alla nuova sede del salumificio per mettere in guardia i lavoratori. In un volantino, i sindacalisti smentiscono Cgil, Cisl e Uil: «Non è vero che per i lavoratori non cambierà niente», ed elencano «cosa cambierà»: «Non verrà rispettato l'accordo di programma che doveva garantire 355 posti; gli 83 in cooperativa avranno appalti che si rinnoveranno negli anni senza certezze, non avranno mai la certezza del luogo di lavoro, riceveranno sempre richieste per diventare soci, avranno un contratto nazionale di gran lunga peggiore di oggi; i 177 in Vismara subiranno una decurtazione salariale»... in sostanza «esisteranno operai di serie A e di serie B».

IL REFERENDUM. Quanto al referendum aziendale che avrebbe ratificato il contenuto dell'accordo con l'80% dei consensi, gli attivisti Usb contrappongono un'altra verità: «Se gli aventi diritto sono 260 e votano solo in 156, la percentuale non è 80% ma 60%; se sommiamo tutti quelli che non hanno votato sì (non votanti, bianche e nulle) a quelli che hanno votato no, la percentuale è addirittura del 53%; la materia non è referendabile; non si può votare senza avere la presunta ipotesi d'accordo in mano o esposta; non esiste che si allarghi la platea dei votanti per decidere sulla pelle di 83, dovevano eventualmente votare i diretti interessati... ».

CON GRAVE DANNO. L'Usb, quindi, invita i lavoratori Vismara a non dividersi e a "delegittimare" la Triplice. Nei giorni scorsi, anche Tore Rossi, sindacalista con una storia personale ai vertici della Cgil lecchese, ha lancianto un «appello ai miei ex colleghi sindacalisti» esortandoli a «non firmare quell’accordo. Sottoscriverlo significherebbe avallare ed essere conniventi con la lesione dei contenuti dell’Adp (l'accordo di programma), con grave danno, oltre che alle lavoratrici, ai lavoratori e alle loro famiglie, all’intera collettività di Casatenovo».

Nella foto: lavoratori dell'Usb davanti ai cancelli della Vismara.

23 luglio 2014