Invia articolo Stampa articolo
Pendolari, Codurelli interroga il ministro

Roma - Lucia Codurelli, deputato di Lecco del Pd, ha presentato l'annunciata interrogazione sui fatti accaduti lunedì scorso alla Centrale di Milano, quando è stata chiamata la forza pubblica per far scendere centinaia di pendolari da alcune carrozze ferroviarie. Ecco, di seguito, il testo del documento.

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE
AL MINISTRO DEI TRASPORTI

Premesso che

nella giornata di lunedì 24 ottobre 2011 il treno regionale 2572 delle 18.20 Milano-Tirano, il più frequentato dai pendolari, aveva la metà delle carrozze, ovvero quattro degli otto vagoni, con le luci spente, ma accessibili e con le porte aperte; nessun avviso o capotreno informava i viaggiatori del disservizio; circa 1000 pendolari in attesa sul binario sono saliti sul treno, anche sulle carrozze prive di illuminazione; infatti i treni regionali non di rado viaggiano con carrozze senza corrente e con porte bloccate; il capotreno in questo caso, invocando il rispetto delle "norme di sicurezza", ha detto che il treno non poteva partire se non venivano sgomberate le carrozze spente; centinaia di viaggiatori sono rimasti sul treno; rassegnati  ai consueti disservizi -  succede infatti di frequente che alcune carrozze viaggino con luci spente e/o porte chiuse-  dato il precario stato di manutenzione del materiale rotabile – speravano comunque di giungere a destinazione, anche se al treno erano agganciate carrozze inagibili; per costringere i pendolari a scendere, la società di gestione del servizio ferroviario, Trenord, ha chiesto l’intervento della polizia ferroviaria, che è giunta in forze sul binario – si parla di una decina di agenti - per sgomberare i pendolari dai vagoni; centinaia di pendolari sono stati costretti a salire sul treno successivo che, affollato ben oltre la capienza, ha viaggiato in condizioni accertate di insicurezza, con viaggiatori anche negli intercomunicanti, mentre il treno regionale 2572 delle 18,20 è partito con 30 minuti di ritardo, con sole quattro carrozze funzionanti; disagi presenti quotidianamente che si aggravano con l’inizio dell’anno scolastico;

considerato che

la società di gestione del servizio regionale ferroviario, invece di scusarsi per il disservizio e di rimborsare il biglietto ai passeggeri o di mettere a disposizione servizi sostitutivi in tempi ragionevoli, ha costretto i pendolari a sgomberare con la forza pubblica; fortunatamente nessuno ha opposto resistenza, nonostante l’insostenibile ritardo dei treni e l’umiliazione dello sgombero forzato; la violazione dell’”obbligo a contrarre” del gestore del servizio di trasporto ferroviario ha di fatto impedito anche l’esercizio del diritto alla mobilità, al lavoro e allo studio dei cittadini; nel trasporto pubblico locale della Lombardia i disagi sono frequenti, i treni sono sporchi e privi di manutenzione, le carrozze inagibili a causa di guasti al riscaldamento, al sistema di illuminazione o alle porte di accesso, ritardi e soppressioni sono la norma; la carenza di personale sui treni, specialmente nelle ore serali,  lascia i viaggiatori in condizioni di insicurezza; nel 2011 sono stati riscontrati aumenti del 25% di biglietti ed abbonamenti, oltre al 10% avvenuti a fine dello scorso anno, giustificati con la necessità di assicurare le risorse per migliorare la qualità del servizio ferroviario; 

quali urgenti iniziative intenda assumere

per attivare in tempi brevi una indagine su quanto è accaduto, anche al fine di individuare responsabilità  sulla sicurezza e sulla manutenzione di vagoni inagibili che viaggiano insieme a convogli sovraffollati sulle linee di trasporto pubblico locale; per irrogare sanzioni significative per il mancato rispetto del Contratto di Servizio da parte del Gestore; per assicurare la sicurezza e l’efficienza del trasporto pubblico locale, prevedendo l’impiego delle forze dell’ordine per garantire i servizi, e non per impedire il corretto esercizio di un diritto alla mobilità; per vigilare affinché, nel trasporto pubblico locale, la società di gestione del servizio, rispetti pienamente gli standard tecnici e funzionali previsti dagli accordi e dalle norme dell’Unione Europea per il trasporto ferroviario su tutto il territorio nazionale, in particolare per garantire un efficiente sistema di trasporto nelle Regioni, come la Lombardia, densamente popolate e con livelli elevati di attività economica.

On. Lucia Codurelli

27 ottobre 2011