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Lecco, cinghiali fatti fuori. Provincia no

Lecco (Lècch) - Provincia di Lecco verso la completa estinzione del cinghiale selvatico, da sempre legittimo abitante del territorio. I politici cantano vittoria per l'eliminazione dell'ungulato, dannoso a fondamentali "coltivazioni" di rape nella terra della vergella.

CONTENIMENTO. Villa Locatelli informa che è salito a 70 il totale dei cinghiali eliminati dall'inizio dell'anno, praticamente la stesso numero di capi superstiti sull'intero territorio rilevati nell'ultimo censimento invernale, al netto dei nuovi cuccioli. Così la Provincia afferma che «prosegue a pieno ritmo il progetto di contenimento della diffusione (dicono proprio così, ndr) del cinghiale in Valsassina, Valvarrone e Alto Lario».

APPOSTAMENTI. «Gli ultimi 15 cinghiali eliminati erano a Colico, 5 con le gabbie e 10 con abbattimenti selettivi; gli interventi sono avvenuti a seguito di segnalazione di privati e appostamenti», informa Villa Locatelli. Se ne rallegra l'assessore all’Ambiente, Agricoltura, Caccia e Pesca Carlo Signorelli che parla di "buoni risultati".

NOCIVI. I cinghiali, dunque, vengono cancellati in quanto "nocivi" al territorio. In realtà danni che causano «all'agricoltura, al paesaggio e ad alcune proprietà» corrispondono al costo di un'auto andata a sbattere contro un muro, secondo le stesse valutazioni operate da Villa Locatelli. L'esborso infinitamente maggiore per i lavoratori lecchesi è ben altro: infatti, i cinghiali scompaiono ma la Provincia e i politici sono ancora lì.

12 agosto 2014