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Missaglia, scoperti cinesi falsari di griffe
Missaglia (Massaja) - Individuato nella Brianza lecchese un laboratorio di capi contraffatti gestito da immigrati cinesi: è il frutto dell'operazione "Marchi male" della Guardia di finanza, che ha permesso il sequestro di oltre 2mila tra abiti e camicie.
CONTRO IL SOMMERSO. Continua, su tutto il territorio provinciale l’attività della Guardia di Finanza di contrasto al fenomeno del sommerso nel suo duplice aspetto: quello delle imprese fantasma (soggetti completamente sconosciuti al fisco) e dei lavoratori defraudati di diritti e tutele (lavoro nero). E’ durante questa attività di monitoraggio che le Fiamme gialle lecchesi hanno individuato, nel Missagliese, un laboratorio di sartoria gestito da cinesi che produceva capi di abbigliamento contraffatti.
PEZZE E TARGHETTE. Durante l’intervento dei militari sono stati individuati dieci immigrati cinesi regolari intenti a tagliare pezze di tessuti, coi marchi contraffatti Fendi e Cavalli, impiegate nella produzione di abiti e camicie; altri invece stavano applicando targhette ed etichette sempre su capi falsi delle due note griffe di abbigliamento.
LE F CONTRAPPOSTE. Sono stati rinvenuti anche i cartellini identificativi con l’ologramma di sicurezza che, dai primi riscontri effettuati dai periti contattati, risultano anch’essi contraffatti. Nel caso della casa di moda Fendi, il caratteristico logo delle due F contrapposte, è risultato “talmente falso” da non corrispondere a nessun capo mai prodotto, ma senza dubbio adatto a trarre in inganno il consumatore che lo associa automaticamente alla prestigiosa marca.
RETE DISTRIBUTIVA. Nei guai il titolare del laboratorio, mentre sono oltre 2.000 i pezzi sottoposti a sequestro per “illecita introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi”. Le indagini proseguono per individuare sia i canali di approvvigionamento e la rete distributiva, sia la posizione contributiva dei lavoratori.
Nella foto-galleria: l'intervento dei militari nel laboratorio.
11 luglio 2014