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Calolzio, il “caso” degli stipendi tagliati arriva in Parlamento

Calolziocorte (Calòls) - Allarme sociale dal Lecchese: i dipendenti delle Trafilerie Brambilla di Calolziocorte, costretti a mangiare la minestra o saltare dalla finestra, diventano un "caso nazionale". Il senatore calolziese Paolo Arrigoni, di fronte al ritardo del governo, sollecita l'intervento dei ministri per tutelare i lavoratori.

TIRATI PER LA GIACCA. Arrigoni tira per la giacca il ministro del Lavoro Giuliano Poletti e la collega dello Sviluppo economico Federica Guidi e chiede, con un'interrogazione ad hoc, attenzione sulle problematiche occupazionali, che negli ultimi giorni hanno registrato preoccupanti sviluppi.

L'UNO CONTRO L'ALTRO. «La società Celik Halat ve Tel Sanayii As (gruppo Dogan, quotato alla Borsa di Istanbul), che tramite Confindustria Bergamo aveva presentato un’offerta di acquisto - ha ricordato ai ministri il senatore leghista - ha abbandonato le trattative sindacali. Il piano industriale prevede il rilancio dell’azienda a condizione di un abbattimento del costo del lavoro del 30%. Come? I 75 dipendenti sono stati messi l’uno contro l'altro: in un tentativo scorretto di rompere la solidarietà tra colleghi, la società entrante ha inviato solo a 52 lavoratori una lettera con le condizioni per restare (stipendio ridotto di un terzo, azzeramento di ogni trattamento retributivo individuale o collettivo acquisito negli anni».

PRENDERE O LASCIARE. Secondo il parlamentare, «52 lavoratori sono costretti a “prendere o lasciare”, pena la perdita del posto di lavoro e il conseguente spettro della disoccupazione. Agli altri 23, anch’essi padri di famiglia, è prospettato il licenziamento. Così vengono disattesi gli impegni della società cedente, di proprietà della famiglia dell’ex ministro Michela Brambilla, in merito al mantenimento totale dei livelli occupazionali», ha proseguito Arrigoni che ha chiesto ai ministri interrogati di «aprire con urgenza un tavolo di concertazione, con la partecipazione della società cedente, di quella entrante, dei sindacati e della Regione Lombardia, per una soluzione della crisi».

FIDANZATA PER DUDU'. Il tutto, sottolinea il parlamentare lecchese, in attesa dell’udienza del 17 giugno a seguito dell’esposto dei sindacati per trattativa antisindacale. E mentre Arrigoni si attiva in Parlamento sulla sorte dei lavoratori calolziesi, la Brambilla sale alla ribalta per aver procurato una "fidanzata" a Dudù, il cane della napoletana legata a Silvio Berlusconi.

6 giugno 2014