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«La giunta Maroni licenzi quei 4 sottosegretari da 150mila euro»

Lecco (Lècch) - La giunta Maroni ha un neo: un poker di costosi sottosegretari, frutto della necessità di accontentare i partiti di coalizione con appaganti poltrone. Ciascuno di questi riceve la "paghetta" di 150mila euro e costa altri 184mila euro per la sua segreteria: in totale, almeno 1 milione e 336mila euro l’anno, stando ai calcoli del consigliere regionale Straniero.

I MAGNIFICI QUATTRO. Nella Giunta di Roberto Maroni i sottosegretari sono quattro, raddoppiati nel recente rimpasto: Fabrizio Sala (Fi) con la delega ad Expo 2015 e all’internazionalizzazione delle imprese; Ugo Parolo (Lega) ai rapporti con il Consiglio regionale, con la Macroregione alpina e i 4 motori d’Europa; Maurizio Del Tenno (Ncd, ex assessore ai trasporti) all’attuazione del programma e ai rapporti con le istituzioni nazionali e infine Daniele Nava (Ncd, presidente della Provincia di Lecco, in scadenza) alle riforme istituzionali e agli enti locali. Lo fa notare Raffaele Straniero, consigliere regionale del Pd, che, stando all'opposizione, pretende rigore dalla maggioranza.

PAGA E DOTAZIONE. Il problema, d'altro canto, è reale: «I sottosegretari - rileva Straniero - hanno un costo per le casse regionali pari ad almeno 1,336 milioni di euro l’anno, che deriva dalla somma del loro emolumento (150mila euro cadauno) e della dotazione per il personale di segreteria (184mila euro), moltiplicata per quattro. Il gruppo consiliare del Partito democratico ha depositato in Regione Lombardia un progetto di legge per cancellare dallo Statuto la figura del sottosegretario alla presidenza».

IL "RISARCIMENTO". «Quello di sottosegretario - aggiunge il consigliere piddino - è un ruolo che viene spesso usato come strumento per risarcire politicamente chi vede sfuggire altre occasioni, come Del Tenno, ex assessore, e come Nava, presidente ancora per pochi mesi della provincia di Lecco, ma gli esempi potrebbero essere molti». La presenza dei quattro sottosegretari rischia di essere un nota stonata per la maggioranza guidata da Roberto Maroni che, nel 2011, ha abolito i vitalizi agli ex consiglieri regionali del Pirellone.

4 giugno 2014