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«Canile fatiscente? Colpa del Comune»

Lecco (Lècch) - Continua la mobilitazione di volontari e amici del canile di Lecco, contro la chiusura della struttura disposta dal sindaco Virginio Brivio. Respinta con sdegno la definizione di "lager", i volontari accusano di "disinteresse" l'amministrazione a guida Pd: pubblichiamo la loro presa di posizione articolata in 5 punti.

Gentile direttore, a seguito degli ultimi sviluppi che coinvolgono il canile e sentendoci chiamati in causa direttamente, vorremmo rendere pubbliche alcune precisazioni:

1) L' assessore Volontè  in consiglio comunale ha  dichiarato che il canile di Lecco è un lager. Affermazione che ci ha infastiditi perchè diffamatoria: nessuno degli organi competenti (Asl, Nas, Corpo Forestale ecc) ha mai contestato reato di maltrattamento o cattiva gestione dei cani da parte di volontari e operatori. Quindi, al massimo, la struttura "è fatiscente " perchè il proprietario degli immobili (il Comune) si è disinteressato della questione per anni. Noi volontari, che quotidianamente impieghiamo il nostro tempo e le nostre risorse per migliorare l'esistenza degli ospiti, siamo pronti ad illustrare a chiunque volesse (privati cittadini o organi istituazionali, compreso l'assessore Volontè che non è certo un habitué del canile) le pratiche di gestione della struttura e degli animali, per fugare ogni dubbio sull' ipotesi del lager.

2) Continuiamo a non comprendere come mai, se il Canile Rifugio deve chiudere perchè "tutta l'area non è a norma di sicurezza",  il Canile Sanitario  della Asl – che è esattamente sulla stessa area, - possa restare dov'è. Gli immobili pericolanti lo sono solo per il Canile Rifugio?? Se l'area è pericolosa per i volontari del canile, come mai non lo è per veterinari, operatori e utenti della Asl?

3) A questo proposito, i volontari sono pronti a sottoscrivere una  dichiarazione di assunzione di responsabilità individuale per continuare a prestare la loro opera nell'attuale struttura, sollevando il sindaco da responsabilità in caso di incidente;  sono anche pronti a proseguire i servizi e tutte le attività attuali, a gestire il pubblico e le passeggiate dei cani, semplicemente evitando l'accesso degli utenti nell'area ritenuta a rischio; la parte piu' esterna del canile si ritiene sicura visto che, appunto, vi permane il  Canile Sanitario ASL.

4) La nostra insistenza nel non volere trasferire i cani deriva dal fatto, piu' volte spiegato, che si tratta per lo più di animali anziani o con problemi comportamentali (che spesso hanno come  riferimento uno dei volontari) per i quali non è automatico il concetto che andare in una struttura piu' moderna equivalga a migliorare il loro stato piscofisico. E' falsa l'idea, sostenuta dall'assessore Volonté,  che i volontari "non vogliono che i cani  vengano trasferiti perchè morbosamente loro affezionati"; questa è un'illazione che travisa assolutamente la realtà, e lo dimostra il fatto che la  politica delle adozioni ha portato il numero dei cani a scendere in maniera evidente. Per quanto riguarda il recupero dei cani più difficili, ci stiamo attivando già da un po' su questo fronte, ma purtroppo la struttura non è funzionale alle attività con gli educatori per cui al momento dobbiamo accontentarci di fare quello che ci è possibile. Per questo importante passo confidiamo nel futuro Parco Canile, che dovrà essere progettato ad hoc: spazi organizzati per poter garantire serenità agli animali, aree studiate per il recupero comportamentale e aree di accesso all'utenza in previsione delle attività con disabili, bambini e altri soggetti.

5) Ricordiamo infine che il canile non è solo luogo di accoglienza per i cani abbandonati, ma è un servizio che la città offre occupandosi anche del ricovero di cani rimasti "orfani" quando muore il proprietario, dei cani posti sotto sequestro, dei cani delle persone finite in carcere, dei cani di cittadini che per serie motivazioni non possono più occuparsene: realtà quotidiane. Mettiamoci anche 6 mesi, non 4, ma facciamo questo Parco Canile e facciamolo bene, senza nel frattempo  trasferire i  nostri cani!

Grazie dell'attenzione,
i volontari attivisti del Canile di Lecco

28 maggio 2014