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A Lecco si consuma l'olocausto elettorale dei cinghiali superstiti

Lecco (Lècch) - I cinghiali non votano, a differenza di chi li vuole morti. E sull'altare delle elezioni si consuma il sacrificio degli ungulati. «Dal settembre 2013 - proclama l'assessore Signorelli -, abbattuti 37 cinghiali». A marzo se ne contavano 50 ed ora vanno verso l'estinzione, ma dall'animalista Michela Brambilla e dal Wwf Lecco non si registrano reazioni.

SOLUZIONE FINALE. Il cinghiale, simbolico animale della terra lombarda, deve sparire. Pretendono la "soluzione finale" le associazioni di agricoltori, che accusano gli ungulati di danneggiare gli ortaggi. E i politici ne tengono conto: le elezioni incombono, i cinghiali non possono "vendicarsi" nell'urna ma i loro accusatori sì.

NUMERI SIGNIFICATIVI. Così dalla Provincia di Lecco si rende noto che «il prelievo selettivo di cinghiali in Valsassina, Valvarrone e a Colico sta producendo numeri significativi. Negli ultimi giorni (dal 30 aprile al 5 maggio) sono stati complessivamente catturati 6 cinghiali: 4 individui presi a Colico, 1 maschio e 3 femmine, mentre altre 2 femmine a Sueglio».

CATTURATI E ABBATTUTI. Da notare che gli ungulati non vengono catturati per finire allo zoo od in una riserva: «Dall’inizio delle attività nel settembre 2013 - continua il comunicato - in tutto sono stati abbattuti 37 cinghiali: 22 catturati con le gabbie trappola (attive da dicembre) e 15 abbattuti dalle guardie della Provincia. Il comune dove si sono effettuati i maggiori abbattimenti è quello di Colico con 23 soggetti, seguono Sueglio 6, Lecco 5, Introzzo 2 e Vestreno 1».

VERSO L'ESTINZIONE. Numeri che dicono poco se non vengono inseriti nel loro contesto, che parla dell'estinzione di questi animali selvatici dal territorio che era casa loro. Nello scorso dicembre, un censimento ufficiale dalla Provincia di Lecco quantificava in una sessantina gli ungulati superstiti nell'intero Lecchese. A marzo il numero dei cinghiali rimasti sull'intero territorio provinciale veniva ulteriormente ridotto a circa 50: dopo le recenti uccisioni compiute dalla Polizia provinciale, le trappole sostituivano i fucili, eliminando altri ungulati.

SILENZIO AMBIENTALISTA. In tutto il territorio della provincia di Lecco, i cinghiali sopravvissuti non raggiungevano la cinquantina. Adesso l'assessore all'Ambiente Carlo Signorelli, peraltro incalzato persino da chi auspica battute di caccia, ha fornito nuovi numeri del suo "repulisti". E il cinghiale, animale sacro alle antiche genti celtiche che popolavano il Lecchese, scompare nel silenzio degli ambientalisti.

6 maggio 2014