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25 aprile a Lecco: quella strenua “resistenza” del sindaco Brivio

Lecco (Lècch) - Sotto il Resegone il 25 aprile cambia significato: più che celebrare la fine della guerra civile, la ricorrenza diventa l'occasione per affermare la volontà del sindaco di Lecco di resistere al suo posto, dopo le accuse politiche collegate agli arresti di un consigliere della sua maggioranza e del sindaco piddino di Valmadrera nell'inchiesta Metastasi.

NUOVI INVASORI. Dopo aver lamentato "sospetti e illazioni", ora si difende attaccando. Virginio Brivio, nel discorso del 25 aprile di fronte alle autorità, evoca "nuovi invasori": i nemici politici della società lecchese, e le mafie che lui afferma di voler combattere. E lancia una frecciata alla Lega: «Invasori che noi, a differenza di altri, non identifichiamo con chi ha fatto migliaia di chilometri su mezzi di fortuna, scappando da guerre e persecuzioni, per cercare di dare un futuro a se stesso e alla propria famiglia».

MULTIFORMI PRESENZE. «Noi, invece, siamo convinti - racconta il sindaco - che i nuovi invasori siano gli interessi corporativi, l’esasperazione dell’individualismo, l’illegalità diffusa e le mafie, nelle multiformi presenze che esse si sono date e si stanno dando. Le mafie che sparano e le mafie che agiscono nell’ombra, le mafie che fanno leva sulla paura e le mafie che trattano con arroganza le persone oneste, le mafie che si infiltrano nelle industrie, nel commercio, nella pubblica amministrazione, le mafie che provano a zittire le donne e gli uomini che vogliono rimanere liberi».

QUESTIONE MORALE. Gli arresti politici nell'inchiesta Metastasi sono collegati solo al suo partito, ma Brivio non solleva una "questione morale" nel Pd e investe del problema l'intero Lecchese: «I recenti fatti giudiziari che ci hanno toccato hanno messo sotto gli occhi di tutti quanto il nostro territorio, le nostre istituzioni anche, siano sottoposti alla pressione delle mafie». Poi supera se stesso: «Se è vero che c'è un Nord che collabora con le mafie e che chiude gli occhi, è altrettanto vero che noi gli occhi li vogliamo tenere bene aperti e vigili», proclama.

CITAZIONE PROMOZIONALE. Nel suo discorso "resistenziale", il sindaco non si fa mancare nulla, neppure una citazione "promozionale" di don Luigi Ciotti. Si tratta del fondatore dell'associazione Libera, guarda caso, contestata proprio in questi giorni da Qui Lecco libera che invoca trasparenza nella scelta di chi dovrà gestire la "riqualificazione sociale" dell'ex pizzeria Wall Street, sequestrata alla 'ndrangheta. Nel minestrone del 25 aprile, tutto fa brodo.

FOTO. Partigiani russi.

25 aprile 2014