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Trezzi: «Brivio? L'ho sfiduciato da tempo»

Lecco (Lècch) - «Caro direttore, ci deve essere un errore. Mi attribuisce di aver sfiduciato il sindaco Brivio a causa del bubbone di Metastasi. Non è vero. Per un motivo semplice. Non si può sfiduciare nessuno se lo si era già fatto». Paolo Trezzi, portavoce del Centro Khorakhané, risponde così al nostro articolo «Metastasi, il sindaco di Lecco sfiduciato dalla “sinistra etica”».

NON FA NULLA. Trezzi tiene a precisare di essere sempre stato distante da un sindaco che «da 4 anni non sta facendo pressoché nulla o l’opposto di quanto i comunicati stampa o la sua campagna elettorale volevano farcicredere». E mentre i cittadini vengono spremuti, e dalle loro tasche escono milioni di euro «per far posto al fumo», a Palazzo «troppi consiglieri sfuggiti al controllo della concretezza e della sostanza, potrebbero agitare delibere da loro votate a favore di aumenti della tassa rifiuti, dell’Irpef comunale, del numero delle sale scommesse, del biglietto del bus... ».

OCCHI BENDATI. Mentre la città, e soprattutto il tessuto sociale vive tempi grami, Brivio non si perde una passerella dove esibirsi e farsi un po' di propaganda. Al punto che Trezzi lo dipinge come una sorta di Nerone del Lario. «La città brucia precipitando sempre più in una crisi economica e sociale e Brivio suona la cetra. E populisticamente - continua - si dà tutta la colpa al Patto di stabilità. L’amministrazione invece ha più gli occhi bendati che le mani legate. Non si vede una linea programmatica, un cambio di rotta. Sebbene lo slogan della campagna elettorale di Brivio era: “E’ ora di cambiare”».

PIANGONO E AUMENTANO. Un cambiamento, se c'è stato, è in peggio, almeno per le tasche della gente. «Piangono e aumentano tutto - continua Trezzi - ma non sono stati in grado, in 4 anni, di utilizzare la leva prima sull’Irpef e poi su Ici e Imu per far pagare ai ricchi e agevolare chi fa più fatica. Potevano usare, come prevede la Legge, le categorie catastali. Han colpito invece famiglie e piccoli negozi. Malgrado la Legge lo permetta (la 163/2006), non hanno nemmeno provato a ridurre l’importo dell'appalto per la raccolta rifiuti. Potevano risparmiare fino al 20%, su uno che costa oltre 4 milioni di euro (annui)… son soldi».

ERRORI ED ORRORI. E via, con l'elenco di errori ed orrori: i lampioni dell’illuminazione pubblica che non sono stati riscattati gratuitamente dall'Enel, come la legge lo consentirebbe; la Villa Manzoni crolla e non è ancora a norma, ma si pensa ad investire nell'isolotto (privato) Visconteo; oltre 50mila euro spesi solo nel 2013 per il bike sharing, usato da meno di 5 persone al giorno, e poi non han soldi per le buche delle strade; il Pgt approvato in ritardo con le conseguenze del caso, i disabili penalizzati... Bilancio fallimentare quello di Brivio sindaco, dunque, secondo Trezzi. Che conclude: «E io dovevo aspettare il bubbone Metastasi per sfiduciarlo? Per quanto mi riguarda, fatti alla mano, io l'avevo sfiduciato ben prima. E mi dia torto... ».

In effetti la nostra semplificazione non rende piena giustizia all'impegno di Paolo Trezzi, già in passato  fortemente critico verso questa amministrazione comunale (e le precedenti). Nella circostanza dell'inchiesta Metastasi, tuttavia, si è posta per la prima volta la questione delle dimissioni di Virginio Brivio nel consesso che rappresenta e raccoglie (o dovrebbe farlo) i sentimenti e le espressioni della vita sociale lecchese, in tutti i suoi riflessi non necessariamente istituzionali e partitici.

Ci pare che la "sfiducia" avanzata nei confronti del sindaco, in questa drammatica circostanza assuma un'inedita connotazione e, provenendo (anche) da settori della sinistra, acquisti un peso del tutto particolare per chi aveva  promesso grandi virate di rotta rispetto alle precedenti amministrazioni. Questa era la "novità", che nell'occasione abbiamo riscontrato e voluto sottolineare, senza nulla togliere a nessuno. Per quanto riguarda il  sindaco, naturalmente questo giornale è sua disposizione qualora intendesse confutare le contestazioni mosse da Trezzi al suo operato e alle scelte dell'attuale amministrazione. (A. C.)

20 aprile 2014