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Lecco torna all'età del catrame: viale Turati non merita il porfido

Lecco - Cola l'asfalto sul viale Turati e viene rimosso il tratto di porfido che richiedeva manutenzione. Da lunedì lavori stradali nel tratto dalla via Belvedere al ponte sul Gerenzone. Ed effettivamente un intervento sarebbe necessario perchè, dopo anni di transito veicolare, il manto di cubetti pretende il dovuto aggiustamento.

TABULA RASA. Diversa la decisione dell'amministrazione comunale, che non è quella di riparare ma di fare tabula rasa del porfido e passare all'asfalto. Scelta che, di fatto, consente anche di sconfessare parte delle opere di riqualificazione volute dall'allora giunta del leghista Lorenzo Bodega. La "colpa" del porfido sarebbe quella, specie in presenza di un traffico veicolare sostenuto (come accade in viale Turati), di richiedere una periodica manutenzione. E' quanto avviene senza tanti clamori nè lamentazioni nelle innumerevoli località che sacrificano qualche quattrino alla qualità dell'ambiente e al rango della città.

SALVARE IL PORFIDO. Cronache recenti, poi, ci narrano di cittadini che sono scesi in campo per salvare il porfido dove, anche a causa del suo deterioramento, qualcuno intendeva sostituirlo. E' accaduto, per esempio, a Bergamo dove si è costituito il Gruppo promotore residenti Borgo Palazzo con questa motivazione: "Ci opponiamo ad ogni ipotesi di asfaltatura e chiediamo il riposizionamento del porfido". Sollevazione ben maggiore in Canton Ticino, a Bellinzona, dove un mese fa i cittadini hanno preteso un referendum contro la scelta di sostituire il porfido di viale Stazione con del lastricato di granito: a larga maggioranza, il 75,8%, i bellinzonesi hanno optato per il mantenimento dei "cubetti". A Lecco, forse, si pensa che vila eTurati non meriti un trattamento di riguardo. Il ritorno all'asfalto, sostengono i fautori dell'incatramatura, in compenso porrà fine ai disagi dei residenti. Non la pensa così Stefano Parolari, ex assessore ai Lavori pubblici.

PEGGIO CON L'ASFALTO. "Innanzitutto - afferma Parolari - non è corretto parlare di ritorno all'asfalto, perchè in via Turati c'era il porfido sin dagli anni Cinquanta. Va inoltre osservato che le strade asfaltate richiedono rifacimenti e manutenzione molto più frequenti di quelle in porfido. Se poi i lavori stradali vengono gestiti con la perizia dimostrata dalla giunta Brivio siamo a posto: la via Sassi, ad esempio, è stata asfaltata nel settembre 2010 e il manto stradale non ha retto neppure due mesi. Alla prima nevicata la strada si è riempita di buche, l'hanno riattoppata sino all'inizio dell'estate di quest'anno, quando il Comune ha dovuto riasfaltarla di nuovo". Anche il "rimedio asfalto" per via Turati potrebbe riservare spiacevoli sorprese. "Asfaltare dopo la metà di ottobre è un bel rischio, le temperature cominciano ad essere meno adatte per l'esecuzione a regola d'arte di questi lavori", conclude l'esponente del Carroccio. Insomma, via Turati perderà l'abito buono senza guadagnarci nulla.

22 ottobre 2011