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Metastasi, il sindaco di Lecco sfiduciato dalla “sinistra etica”

Lecco (Lècch) - La seduta consiliare al cloroformio conserva la poltrona di sindaco a Virginio Brivio, ma gli fa perdere la fiducia della cosiddetta sinistra etica. Lunedì sera, si è consumata una frattura insanabile tra il primo cittadino lecchese del Pd e gruppi come Qui Lecco libera e Centro Khorakhanè schierati, a modo loro, dalla parte del diritto, della legalità e della battaglia antimafia.

STRONCATURA COLLETTIVA. Brivio non ha risposto, l'opposizione è rimasta a guardare. I gruppi lecchesi che fanno riferimento a Duccio Facchini (Qll) e Paolo Trezzi (Khorakhanè) non risparmiano la stroncatura collettiva degli attori che, l'altra sera, si sono esibiti sul palcoscenico virtuale di palazzo Bovara. A pesare di più, evidentemente, è la bocciatura del comportamento di Virginio Brivio.

LE DOVUTE RISPOSTE. «In termini di chiarezza, trasparenza e responsabilità politica degli interessati, in particolare del sindaco di Lecco Virginio Brivio e il suo atteggiamento ritenuto “allarmante anche se allo stato privo di rilievo penale” dal Gip, la Città non ha avuto le dovute, meritate e necessarie risposte», afferma Qui Lecco libera in comunicato. Gli fa eco Trezzi, in una lettera aperta: «Nel Consiglio comunale riunitosi ieri per discutere dell'Operazione Metastasi contro l'ndrangheta che ha investito municipio e Città nelle ultime settimane, non solo non c'è stata nessuna risposta ma ben più gravemente non c'è stata nemmeno nessuna domanda».

TUNNEL DI CONTRADDIZIONI. I militanti del Pd, nonostante gli scioglimenti di molte amministrazioni a guida piddina nelle regioni storiche di mafia e qualche fatto censurabile accaduto anche sotto il Resegone, non vogliono neppur immaginare che il loro partito sia diventato, o sempre stato, "come gli altri". Brivio non ha deluso i supporter: proclami orgogliosi, ma, insiste Facchini, le questioni "calde" nemmeno considerate: «Eppure ciascun consigliere aveva tra le mani alcune nostre domande circostanziate basate su dati oggettivi, non pregiudizi, che avrebbero consentito al primo cittadino di fuoriuscire dal tunnel di contraddizioni», rimaste lettera morta sul sito di Qui Lecco libera.

ANCHE L'OPPOSIZIONE. Ma, secondo Qll e Khorakhanè, non è solo Brivio (e il Pd, per via del sindaco di Valmadrera e del consigliere del capoluogo arrestati), a non brillare in questa faccenda. Ce n'è anche per l'opposizione, dove solo Lega nord e Sel si sono spinti a chiedere le dimissioni del sindaco, senza tuttavia riuscire ad incalzare il loro interlocutore e ottenere le attese spiegazioni.

IL GALLEGGIAMENTO. «Doveva andare in scena il consiglio comunale della trasparenza, della chiarezza, delle spiegazioni. E' andata in scena una lezione di nuoto. E' andato in scena il galleggiamento. Si è parlato fintamente di tutto per non parlare realmente di nulla», afferma Trezzi. «Le nostre domande rimangono tutte sul tavolo, nonostante un’ampia fetta del ceto politico locale voglia sotterrare le emergenze evidenziate da Metastasi delegando ogni discussione pubblica alla magistratura, che di mestiere per fortuna fa ben altro. Perché la trasparenza atterrisce così tanto?», conclude Qui Lecco libera.

16 aprile 2014