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Mandello “stile Kyenge”: ius soli agli stranieri. Ma non ha valore

MANDELLO DEL CONGO. Mandello - E' un po' meno europea e un po' più "congolese" la nostra Mandello del Lario: mentre quasi tutti gli Stati del Vecchio Continente applicano lo ius sanguinis, la cittadina guidata dal sindaco Riccardo Mariani (Pd) adotta lo ius soli tanto caldeggiato dalla ministra Cécile Kyenge, silurata da Matteo Renzi.

CERIMONIA DI CONFERIMENTO. La Kyenge ha chiuso il proprio capitolo ministeriale scrivendo la brutta pagina dello shopping extralusso nel centro di Roma, su auto blu e con scorta, tra il furore della gente. Ma il verbo della ministra africana attecchisce sul Lario. «Il prossimo 17 marzo, giornata nazionale della costituzione italiana, dell'inno e della bandiera – informa il municipio mandellese - alle ore 17,30, presso la sala del consiglio, si terrà la prima cerimonia di conferimento della cittadinanza civica ius soli».

STUDENTI E RESIDENTI. In sostanza, gli stranieri nati in Italia, iscritti alla scuola dell'obbligo e residenti nel comune di Mandello, diventeranno ipso facto "cittadini" senza attendere il fatidico 18° anno di età. In realtà, poichè la legislazione nazionale afferma il contrario, il certificato di ius soli (diritto del suolo, contrapposto al diritto del sangue) del Comune di Mandello ha lo stesso valore di un biglietto del tram scaduto, come precisa lo stesso municipio.

FORTE SIGNIFICATO IDEALE.  «La cerimonia - ammette il Comune - prevede la consegna di un attestato simbolico di cittadinanza, che non ha alcun valore legale e non attribuisce nuovi diritti e doveri ma con un forte significato ideale: essere considerato cittadino italiano per chi nasce, cresce e vive nel nostro paese». Oltre all'attestato verranno consegnati anche una copia della costituzione italiana, lo statuto comunale e una bandiera tricolore.

Nella foto: Mariani e la sua giunta.

10 marzo 2014