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Anziani, vivere in appartamento dentro una struttura assistita

Lecco (Lècch) - La Fondazione Sacra Famiglia prende in gestione la Rsa e i minialloggi della Fondazione monsignor Borsieri: autentici appartamenti dotati di soggiorno, cucina, angolo pranzo, letto e armadio, bagno con doccia, terrazzo. Il tutto all'interno di una struttura assistita dotata di bar, giardino, palestra, cappella...

ACCANTO ALLA BASILICA. A nord la cresta del Resegone, a sud il lago del ramo di Lecco. È una vista magnifica quella che si può vedere dalle stanze della Residenza socio assistenziale e dei minialloggi della Fondazione Monsignor Borsieri di Lecco. Una posizione perfetta, proprio in centro città, accanto alla Basilica, ma è solo uno dei punti di forza di questa bella struttura che, dal 1 gennaio 2014, Fondazione Sacra Famiglia ha preso  in gestione ricevendo l’incarico dal presidente Domenico Colombo, noto cardiologo lecchese.

PROGETTO PILOTA. L’edificio è a forma di “L”, ed ospita appunto una Rsa con 59 posti letto e 19 minialloggi protetti di residenzialità leggera, oltre ad alla cappella, agli uffici amministrativi, alle sale da pranzo, all’infermeria, a locali per l’animazione, palestra e ambulatori. A costruirla fu nel 2007 proprio la Fondazione Borsieri: Fondazione Sacra Famiglia in realtà gestisce i minialloggi già dal 13 giugno 2013 e ha fatto partire proprio lì il suo progetto pilota di Case management  in regime di residenzialità leggera sostenuto nelle sperimentazioni da Regione Lombardia, ma dal 1 gennaio 2014 Sacra Famiglia si occupa anche della Rsa subentrando nella gestione alla Cooperativa Kcs.

CAMBIO DI ROTTA. «Per noi si tratta di una grande opportunità – spiega Antonio Rizzi, già direttore della filiale di Regoledo  – come Fondazione Sacra Famiglia vogliamo dare un cambio di rotta e portare tutto il nostro know-how in questa bella realtà. Come? Mettendo a disposizione la nostra competenza ed il nostro personale in modo da garantire a tutti i nostri nuovi utenti la medesima impronta di cura. Garantiremo la nostra modalità operativa e professionale mettendo a disposizione medici già formati e assunti da Sacra Famiglia che, appunto, cominceranno a prestare servizio anche a Lecco. Aggiungeremo risorse umane, la fisioterapista, l’assistente sociale, la receptionist, gestiremo direttamente la mensa interna».

POPOLAZIONE FRAGILE. Ma il progetto di Sacra Famiglia sulla Rsa e sui minialloggi di Fondazione Borsieri è ancora più ampio: l’idea è di aprire questa realtà al territorio, anche facendo leva sulla sua felice posizione in centro città. «Vogliamo attivare una rete con le realtà del territorio per creare sinergie e lavorare insieme per prenderci cura della popolazione fragile di Lecco». Nei progetti c’è anche la creazione di un comitato parenti, di un gruppo di volontariato, di dare vita a tanti eventi pubblici per raccontare l’avvio di questa nuova gestione.

ACQUISTATA A SUE SPESE. Ma chi era Monsignor Borsieri? Questa altissima figura di santo sacerdote viene rinverdita nel racconto del presidente della Fondazione Borsieri, dottor Domenico Colombo. «Quando avevo 5 anni - ricorda - monsignor Giovanni Borsieri venne come Prevosto a Lecco – San Nicolò. Ho avuto con lui rapporti molto stretti, dall’infanzia all’adolescenza, alla laurea in medicina e poi mi volle suo medico curante. Il prevosto Borsieri poco dopo il suo arrivo a San Nicolò, desideroso di fornire ai suoi parrocchiani una sala cinematografica dove proiettare pellicole rispettose dei sani costumi, acquistò a suo spese l’area dove ora è insediata la Rsa Borsieri; sempre con denari della sua famiglia su quell’area  edificò un grande cine-teatro (1400 posti) e accanto ad esso ricavò una terrazza e un campetto di calcio per la gioventù cattolica».

CULTURA MAI OSTENTATA. «Monsignor Borsieri - continua - era un uomo di umiltà e mitezza incomparabili, era un uomo di cultura mai ostentata: da giovane prete insegnò sacra scrittura ai seminaristi del Pime. Aveva una biblioteca ricca e qualificata; dopo la sua morte purtroppo andò quasi tutto disperso. Aveva una carità anche spicciola commovente. Una donna povera e malfamata una sera bussò in canonica e si autoinvitò a cena; sedette col prevosto, mangiò con lui ed alla fine dichiarò che non avrebbe pensato di mangiare così male».

IN GINOCCHIO NELLA NEVE. «Era incapace - prosegue Colombo -, ormai malato e disabile dopo un primo ictus, di trattare con la Curia le modalità di passaggio di consegne al suo vicario successore. Toccò a me, semplice medico, la spola con l’avvocato di Curia, poco fruttuosa. Morì in gennaio; era nevicato e sul terreno c’erano 10 cm di neve marcia: durante il lungo corteo funebre molti lecchesi si inginocchiavano incuranti. Si noti che da secoli il popolo di Lecco era intriso di radicalismo anticlericale; ultimo segnale, la statua del deputato radicale eretta a voltare le terga alla canonica».

INTITOLATA AL PREVOSTO. «Borsieri - conclude - morì cinquanta anni fa. Un trentennio dopo il suo terzo successore, a mia richiesta (il cineteatro era chiuso da anni per carenze strutturali di costo insostenibile) dopo una trattativa prolungata nella quale fu risolutore don Enzo Barbante (attuale presidente della Fondazione Sacra Famiglia), cedette alla erigenda Rsa, promossa dalla Fondazione che tuttora presiedo, a prezzo stimato giusto l’area che a suo tempo monsignor Borsieri aveva donato alla parrocchia di San Nicolò. L’obbligo di intitolarla al mio amatissimo prevosto è stato gioiosamente esaudito».

RESIDENZIALITA' LEGGERA. I mini alloggi protetti, fiore all'occhiello della Fondazione Borsieri, sono un servizio residenziale a carattere permanente aperto 24 ore su 24 tutti i giorni dell’anno, destinato a persona anziane prevalentemente over 65 con limitata autonomia ed eventualmente bisognose di una bassa protezione socio-sanitaria e di socializzazione o a rischio di perdita della propria autonomia. I mini alloggi protetti sono inseriti in una struttura in cui è anche presente ed attiva la Rsa “Mons. Borsieri”. La struttura si trova nel centro della città di Lecco in via San Nicolò 8.

I MINI ALLOGGI. Tutti i mini alloggi sono arredati con soggiorno/cucina, angolo pranzo, letto e armadio, bagno con doccia, terrazzo. Sono inoltre disponibili ambienti collettivi per ristorazione, lettura, tv, musica, cappella, sala polivalente per attività ludiche, palestra e giardino, parcheggio, zona bar e parrucchiere. Inoltre gli anziani ospiti dei minialloggi possono richiedere a secondo del bisogno, e nel rispetto dell’autonomia del proprio appartamento, oltre all’attivazione del servizio pasti anche l’assistenza dedicata.

Nella foto: la struttura per anziani.

8 marzo 2014