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Addio alle burollate: un parassita cinese ci ha "fregato" le castagne

CASTAGNE. Meno burolle e in gran parte di minuscole dimensioni:  è questa l'amara sopresa che attende chi si addentra nei boschi lecchesi.

Lecco - Tempi duri per i raccoglitori di burolle: l'autunno sembra diventato avaro del suo frutto più tipico. Ma il fallimento delle castagnate non stupisce gli "addetti ai lavori", i tecnici della Regione Lombardia che da un paio d'anni stanno intervenendo sul fenomeno, e gli esponenti della Coldiretti che hanno lanciato l'allarme.

FOTOSINTESI INIBITA. L'associazione di categoria degli agricoltori, infatti, spiega la causa della carestia nella diffusione sul nostro territorio di un parassita cinese, il cinipe galligeno del castagno (Dryocosmus kuriphilus Yasumatsu è il suo nome scientifico) che attacca le foglie inibendo la fotosintesi da cui la pianta trae nutrimento. Risultato, castagni indeboliti e scarsa produttività. Diagnosi confermata dagli esperti del Pirellone, già in azione da qualche tempo sul "fronte cinese".

CAMPAGNA DI CONTRASTO. Per attaccare questo parassita, spiegano gli operatori degli interventi fitosanitari, non possono essere utilizzati pesticidi ma solo ricorrere alla guerra biologica. Una campagna di contrasto già partita da circa due anni, alle prime avvisaglie della minaccia, con l'impiego di un altro insetto, antagonista naturale del cinipe: il Torymus sinensis. In questi casi i risultati non possono essere immediati, perchè occorre che l'antagonista si diffonda in maniera adeguata sul territorio in cui viene inserito. I primi risultati concreti dovrebbero apparire nell'aerco di 5 anni, anche perchè questo insetto non si riproduce in laboratorio ed occorre attendere che la sua moltiplicazione avvenga secondo i ritmi naturali.

PREZZI ALLE STELLE. Quest'anno i tecnici del Servizio fitosanitario regionale hanno operato nuovi rilasci del Torymus in Val San Martino e nel Triangolo Lariano, oltre che in diverse altre aree della Lombardia. Nel frattempo la crisi più nera investe le burollate: dimezzata la raccolta nei boschi, salgono alle stelle i prezzi nei supermercati, dove spesso si vendono castagne di provenienza extra comunitaria. E il caso vuole che il più importante produttore mondiale di castagne sia proprio la Cina.

Nella foto: il cinipe del castagno.

20 ottobre 2011