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Animalisti contro Lecco street view: “liberato” il merlo dipinto

Lecco (Lècch) - Blitz con bomboletta "libera" il lugubre merlo raffigurato su un muro nei pressi della stazione di Lecco: tracciato, da mano ignota, un paio di forbici sulla cordicella legata alla zampa del volatile. Insorge l'assessore alle Politiche giovanili, con una dura reprimenda per il "deturpatore dell'opera".

CONDIZIONE DEL REO. L'originaria raffigurazione, eseguita a colpi di vernice, risale a sabato 7 settembre 2013, eseguita nell'ambito del progetto “Lecco street view - arte e legalità” promosso dal Comune di Lecco e porta la firma di Roa e Lucamaleonte, due "artisti da strada". Il grande merlo con una zampa legata, un merlo prigioniero, intende rappresentare la condizione del reo, nel contesto di un particolare discorso sulla giustizia.

ANIMALI LIBERI. Il messaggio, evidentemente, non è stato colto o condiviso dall'ignoto bombolettaro entrato in azione per "liberare" il volatile. Risultato: la corda del merlo viene recisa da un colpo di forbici, azione coronata dalla scritta: "Animali liberi!"

VIBRANTE DI SDEGNO. Un contributo per nulla apprezzato all'assessorato per le Politiche giovanili del Comune di Lecco, guidato da Michele Tavola, che ha diramato una nota vibrante di sdegno per stigmatizzare l'accaduto. «Con grande rammarico - si legge nella comunicazione del Comune -, apprendiamo che il messaggio lanciato non è stato colto da chi si è permesso di rovinare l’opera artistica e il pensiero che ha portato alla sua realizzazione, immaginando che mancasse qualcosa! Una scritta deturpante infatti è purtroppo apparsa nella mattina di domenica 2 marzo».

BANALIZZARE L'IMPEGNO. «Vista la premessa e gli obiettivi del progetto, sembra persino banale - prosegue - dire della mancanza di rispetto di quanto realizzato e del suo valore; superfluo inoltre porre una distinzione fra ciò che è da considerarsi un’opera artistica e un atto di vandalismo. Ma inutile non lo è… . Una volta terminata, l’opera è donata alla città, è di tutti, è un pensiero che ha preso forma e può indurre altri pensieri o portare ad altri sviluppi, senza però dimenticare - conclude l'assessorato - le buone regole di convivenza e banalizzare quanto reso possibile dall’impegno di altri».

Nella foto: il merlo con la correzione "animalista".

5 marzo 2014