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Il Lecchese offre poco, perchè dire no agli isolotti di Varenna?

Lecco (Lècch) - Gentile direttore, non capisco perchè il consigliere regionale Raffaele Straniero si stracci le vesti all'idea che sorgano due isolotti artificiali nella baia di Olivedo a Varenna.

Forse Straniero non si rende conto di quanto poco attraente sia oggi il Lecchese, un territorio che non riesce a valorizzare ciò che avrebbe da offrire. Vada a farsi un giro, Straniero, in Tirolo e vedrà come tutto è tenuto alla perfezione, boschi e prati compresi, che sono tutti rasati e ripuliti. Qui da noi ci sono delle giungle di rovi e rami nel sottobosco, pietraie sui sentieri, spiaggette che sembrano depositi di massi... E' questo che offriamo ai turisti e a noi stessi? Molto poco, direi!

Un tempo nel sottobosco ci si poteva andare a piedi nudi, alpini e simili curavano sentieri e terreni, adesso tutto, in gran parte, è lasciato all'addiaccio e alcuni di loro piuttosto si divertono a fare la protezione civile anche nelle feste del liscio indossando fosforescenti divise!  Allora, ben vengano questi due isolotti con relative strutture, purchè non si facciano palazzoni e supermercati, ma si costruisca tutto "in stile", con edifici che ricordino le eleganti e caratteristiche case lombarde d'epoca, magari con tanto di marcapiani e contorni a porte e finestre in pietra...

Qui nel Lecchese sembra che, ormai, si faccia il minimo indispensabile, c'è un minimalismo pidocchioso che deprime, ma poi si pretendono turisti ed elogi alla "bellezza" del territorio. Ricordo che persino contro la realizzazione del lungolago di Malgrate c'è chi gridò allo scandalo come ora fa Straniero per Varenna, ma quella elegante ristrutturazione adesso suscita ammirazione, mentre prima la stessa zona faceva semplicemente tristezza.

Quindi, ben vengano gli isolotti artificiali, fatti con buon gusto e con un occhio alla tradizione lombarda come a Malgrate (splendido contorno il restauro dei palazzi d'epoca di fronte), e se i sostentitori una certa parte politica amano così tanto il terzo mondo, la smettano di volercelo imporre qui da noi e se ne vadano da quelle parti: ci sentiremo tutti meglio, loro e anche noi.

Andrea Cattaneo

29 marzo 2014