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Sette milioni sottratti ai Comuni: 65enne arrestato dalla Finanza

Lecco (Lècch) - Il presidente del cda di una società di riscossione tributi, che opera a livello nazionale, è finito in manette per peculato. Le Fiamme gialle di Lecco, dopo un anno di indagini, lo hanno arrestato con l'accusa di aver sottratto circa 7 milioni di euro destinati ad alcuni enti locali.

CAVALLI DA RODEO. Nella giornata di lunedì si sono aperte le porte del carcere per D.S., 65 anni, presidente di una società di riscossione che, a partire dal 2008, risulta aver illecitamente “stornato” parte dei tributi derivanti dalle affissioni pubblicitarie destinandoli a propri fini personali, tra cui l'acquisto di cavalli da rodeo. Le investigazioni hanno preso le mosse da una verifica fiscale intrapresa nei confronti di una società pubblicitaria.

DUE CONTI CORRENTI. Seguendo il flusso di denaro tra committente della pubblicità, concessionaria, società di affissione e società di riscossione tributi tutto sembrava nella norma. Tuttavia, dal riscontro tra la documentazione bancaria e le scritture contabili della società di riscossione, è emerso come il presidente avesse acceso due conti correnti presso altrettanti istituti di credito, intestandoli formalmente alla società di riscossione ma dimenticando di farli confluire nella contabilità ufficiale.

SCOPI PERSONALI. Secondo quanto accertato dai finanzieri, D.S. avrebbe così drenato parte dei denari – circa sette milioni di euro - spettanti agli enti locali, destinandoli a propri scopi personali: acquisto di automobili di lusso, viaggi, ristrutturazioni edilizie di appartamenti intestati a familiari, lingotti d'argento e monete d'oro.

DUE RANCH. Ma il vero hobby del 65enne era l'allevamento di cavalli da rodeo. Infatti un milione e mezzo di euro è stato destinato a due ranch di sua proprietà (uno in Italia l'altro negli Stati Uniti) proprio per l'allevamento di cavalli da destinare al particolare sport. Sottoposti a sequestro denaro contante, lingotti d’argento e monete d’oro per un valore di oltre 100 mila euro.

DIFESA DEL BILANCIO. «L’articolata indagine - spiega il colonnello Corrado Loero, comandante della Gdf lecchese - condotta secondo le linee programmatiche del comando generale del corpo, ricorda come sia di particolare importanza l’attenzione posta dalla Guardia di finanza – quale organo di polizia economico finanziaria - alla difesa del bilancio dell’Unione europea, dello Stato e degli enti locali».

25 marzo 2014