Invia articolo Stampa articolo
La Brambilla rivela: «Il Lecchese tra le province più disagiate»

Lecco (Lècch) - Lecchesi i più felici del Belpaese? Storie, secondo Michela Brambilla che sventola un rapporto del Censis infarcito di numeri drammatici. Sulla base degli indicatori della qualità della vita, il Lecchese guadagna l'ottavo posto nella classifica del disagio sulle 110 province italiane.

PEGGIO DEL NAPOLETANO. «Il Paradiso può attendere, almeno a Lecco - dichiara la parlamentare di Forza Italia -. Secondo l’”indicatore sintetico del disagio nella crisi”, elaborato dal Censis - continua -, gli abitanti della provincia di Lecco non hanno molte ragioni per dichiararsi “felici”, come li aveva dipinti, nei giorni scorsi, un’indagine della scuola di psicoterapia “Erich Fromm”. Se 0 rappresenta il minimo disagio e 100 il massimo, la provincia di Lecco – rivela la Brambilla - con il punteggio di 60 si colloca all’ottavo posto tra le province italiane, alla pari con Ragusa e un punto sopra Napoli».

VERITA' SCIENTIFICA. Il Lecchese in vetta alla classifica dei territori più, diciamo, sfortunati d'Italia? Per Michela Brambilla si tratta di una verità scientifica. «L’indicatore individuato dal Censis non è fondato sulle “sensazioni”di un campione di cittadini interpellati, ma sintetizza le variazioni nel periodo 2008-2011 di un ampio set di variabili oggettive: tasso di disoccupazione totale e giovanile, intensità dei fallimenti dichiarati; sofferenze bancarie sul totale degli impieghi, indice delle infrastrutture sociali, reddito disponibile pro capite, spesa delle famiglie pro capite, quota di delitti e criminalità diffusa, minori denunciati sul totale dei denunciati, dispersione scolastica (quinquennio istituti tecnici scientifici e classici), indebitamento delle famiglie».

COLPITO DURO. Il sorprendente dato è stato diffuso lunedì durante l’audizione del Censis davanti alla commissione bicamerale per l’infanzia e l’adolescenza, presieduta dalla stessa Brambilla: «E' la conferma - spiega la deputata - che la crisi ha colpito duro anche nella ricca Brianza e che il disagio è ormai “trasversale”, cioè supera le tradizionali barriere tra Sud, Centro e Nord. La classifica del Censis – conclude l’onorevole Brambilla – è un segno ulteriore della vastità e profondità dell’emergenza economica e sociale che stiamo attraversando e che il governo Letta ha saputo soltanto peggiorare».

18 febbraio 2014