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Moda: Lecco prima città per il design

Lecco (Lècch) - La città di Lecco si attesta al primo posto con il 17,6% di attività, seguita da Cremona (15,9%) nel settore lombardo del commercio e del design legati alla moda. Soddisfazione del presidente della Provincia Daniele Nava.

SUCCESSO LECCHESE. Il successo lecchese nell'ambito della moda emerge da un'elaborazione della Camera di Commercio di Milano sui dati del registro delle imprese per il 2013 e il 2012. Sono 3.534 i giovani imprenditori nella moda in Lombardia e danno circa 7.600 posti di lavoro. In particolare nel settore del commercio e del design si contano 2.400 imprese: qui Lecco si ritaglia il 17,6% delle attività, piazzandosi al primo posto in Lombardia.

SUPERATE LE CHIUSURE. I giovani imprenditori lombardi scommettono sulla moda e pesano per l'11,5% sul totale nazionale: 239 le nuove imprese iscritte nel 2013 nell'industria e 476 le aperture, che superano le chiusure, nel commercio e design. Ogni giorno in Lombardia nascono due nuove imprese di giovani nella moda, di cui una a Milano (94 iscritti nell'industria e 203 in commercio e design). In testa alla classifica delle città lombarde, per quanto riguarda l’industria, Mantova con l'11,3%, seguita da Brescia (9,8%) e da Milano (8,7%).

DATO DI SPERANZA. «Questo è un dato di speranza in un momento difficile e dimostra la vitalità e l’intraprendenza della gente lombarda e lecchese, che, se fosse messa in condizioni, con fiscalità agevolata, di lottare alla pari di altre nazioni europee, vincerebbe di gran lunga qualsiasi tipo di sfida - commenta Daniele Nava, presidente della Provincia di Lecco - Si riconferma quindi la vivacità dei giovani imprenditori lecchesi, che, pur nel momento di crisi in cui si trova il nostro Paese, non demordono, ma investono su loro stessi, sulle proprie capacità e abilità imprenditoriali».

SBUROCRATIZZAZIONE. «Una scommessa che conferma la volontà di riprendere con forza le briglie del proprio futuro, con positività, impegno e determinazione. Come presidente della Provincia - conclude -, ma anche come imprenditore, non posso che apprezzare e comprendere appieno questo impegno e confermare che mi batterò, come in passato, nelle sedi opportune, perché la tanto auspicata sburocratizzazione delle procedure, che spesso attanaglia le imprese, possa diventare realtà. Questo a supporto dell’imprenditoria in generale e in particolare di quella giovanile».

25 febbraio 2014