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Kyenge a Lecco: visita blindata davanti a una “platea” di sindaci

Lecco (Lècch) - Visita blindata per Cécile Kyenge, oggetto di svariate proteste e di una super protezione. Contro la ministra dell'Integrazione sono scesi in campo Lega Nord, Ncd, CasaPound e Forza Nuova. Dure critiche anche da Fratelli d'Italia e dai cattolici di Christifideles Lariani.

INVITATI SELEZIONATI. Tutto secondo programma: nella mattina di sabato la Kyenge è stata ospite di un entusiasta don Agostino Frasson, rettore del don Guanella, facendo trasalire per l'indignazione i fedeli cattolici dell'associazione Christifideles Lariani che hanno divulgato il pensiero del santo fondatore su "socialcomunisti e internazionalisti", da lui definiti "pestiferi" e "vero flagello". Pranzo con invitati selezionati, primo tra tutti il sindaco di Lecco Virginio Brivio. Poi puntatina a Valmadrera per visitare la nuova struttura che prenderà il nome di Cascina don Guanella.

DAVANTI AL CARCERE. Contemporaneamente si sono mossi Lega Nord ed ex di An passati a Ncd. Il Carroccio è sceso in piazza con un sit in guidato dal senatore Arrigoni, davanti al carcere di Pescarenico contro il decreto "Svuotacarceri", mentre i seguaci di Nava e Piazza hanno distribuito in città volantini anti-Kyenge. Casa Pound, invece, ha collocato striscioni e manifesti a Osnago e Valmadrera all'insegna dello slogan “Un pezzo di carta non rende italiani”, in risposta ai certificati di cittadinanza onoraria per i figli di stranieri che sarebbero stati consegnati più tardi nel municipio di Osnago.

CHIUSO PER DISCRIMINAZIONE. Nella notte la Questura si è impegnata a impedire che venissero tracciate scritte o affissi manifesti contro la ministra. Cinque militanti di Forza Nuova sono stati sorpresi mentre stavano per appendere davanti al Don Guanella uno striscione con la frase “Chiuso per discriminazione verso gli italiani”. Nel pomeriggio, con le manifestazioni di Osnago, i momenti maggiormenti propagandistici della giornata.

NOTEVOLE DISTANZA. Da una parte la consegna degli attestati di "italianità" per i figli di stranieri, di fronte a una platea di sindaci del Pd e con il presidio esterno dell'estrema sinistra, tra cui Rifondazione comunista; dall'altra la protesta della Lega, confinata a notevole distanza in piazza Vittorio Emanuele II. Davanti a tre striscioni (uno di questi recitava "Con la Kyenge stranieri a casa nostra") si sono radunate una cinquantina di persone, tra le quali il consigliere regionale Antonello Formenti, l'assessore provinciale Ennio Fumagalli e i sindaci di Castello Brianza e di Ello, Luigina De Capitani ed Elena Zambetti. Tutte le manifestazioni si sono svolte senza incidenti.

Nella foto-galleria: la Kyenge coi sindaci a Osnago; lo striscione di CasaPound, la protesta della Lega.

19 gennaio 2014