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La lotta dei “No cava” ha vinto: Cornizzolo off limits per le ruspe

Civate (Civàa) - Alla Provincia di Lecco si è appena conclusa la seduta consiliare e Paolo Arrigoni esulta: «Il Cornizzolo è salvo!». Il Piano cave, approvato lunedì sera da Villa Locatelli, preclude ogni possibilità di aprire nuovi siti estrattivi, archiviando anche i progetti della Holcim sul territorio di Civate.

DOCUMENTO EQUILIBRATO. «Il documento, approvato a maggioranza con il voto contrario dei gruppi Pd e Sel e con l’astensione dell'Udc - spiega Arrigoni, senatore leghista e al tempo stesso capogruppo provinciale del Carroccio - è equilibrato e coniuga le esigenze delle attività produttive e la tutela ambientale del territorio».

ASSOCIAZIONI RASSICURATE. Difesa del territorio che passa dall'alt alle ruspe al Cornizzolo e a Valle Oscura (Galbiate). «La Lega Nord, che - afferma Arrigoni - in questi tre anni di redazione del Piano si è battuta e ha assunto diverse iniziative per ribadire la necessità di tutelare e valorizzare il territorio, ha mantenuto la promessa: anche il Cornizzolo è salvo e le associazioni aderenti al coordinamento del monte ora possono stare tranquille». Villa Locatelli ha adottato una soluzione nell'ottica della "limitazione del danno": nessuna nuova montagna da trasformare in gruviera, ma ampliamento delle cave già esistenti.

LIMITATI IMPLEMENTI. «Il Piano - spiega Ferdinando Ceresa, presidente della commissione Ambiente - non prevede nuovi siti estrattivi ma esclusivamente limitati implementi di escavazione e di estrazione nei giacimenti già aperti, in perfetta coerenza con la deliberazione di indirizzo del Consiglio provinciale del 28 novembre 2012, approvata all'unanimità, con la quale l'assemblea aveva chiesto alla Giunta  di portare a termine l'allora redigendo Piano a quelle condizioni". Alla fine l'intesa è stata trovata: partecipata e duratura: «il documento finale - concludono Arrigoni e Ceresa - ha valenza per vent’anni, ed è il risultato di scelte condivise con le amministrazioni comunali interessate».

Nella foto: attivisti a un presidio dei "No cava".

4 febbraio 2014